domenica, dicembre 21, 2008
Il Papa esorta i giovani dell’Azione Cattolica ad aprire il cuore all’amicizia con Gesù. E prega il Signore affinché faccia rinsavire terroristi e costruttori di armi.

RadioVaticana - E’ Gesù l’amico più caro che abbiamo, che ci ascolta sempre, ci dà gioia e ci aiuta nei momenti difficili: é la riflessione offerta da Benedetto XVI ai bambini e ragazzi dell’Acr, l’Azione Cattolica Ragazzi, ricevuti stamani in Vaticano per gli auguri di Natale. Il Papa ha inoltre invocato il Signore affinché “faccia rinsavire i terroristi” e “converta il cuore di chi pensa sempre alla guerra”. L’udienza con i ragazzi di Acr, accompagnati dall’assistente don Dino Pirri, è stata contraddistinta da un clima particolarmente gioioso, come ci racconta nel servizio Alessandro Gisotti:
Il Papa e i bambini assieme in un incontro affettuoso, che a molti dei presenti all’udienza avrà richiamato la tenerezza dei dialoghi tra nonno e nipote. Nel clima gioioso del Natale, Benedetto XVI ha accolto i giovani dell’Azione Cattolica Ragazzi venuti, ha sottolineato, “a rallegrare” i “palazzi solenni” del Vaticano.

Una piccola rappresentante dell’Acr ha sintetizzato l’emozione di questo momento:
“Siamo qui per farti gli auguri da parte di tutta l’Azione Cattolica. Accoglici come sempre, perdonando la nostra emozione e l’allegra confusione che ti dice tutta la nostra gioia di essere qui davanti a te. Ti ringraziamo per la generosità e l’amore con cui guidi tutta la Chiesa e per tutte le volte in cui ci ricordi che è bello seguire il Signore e conoscerlo pienamente. Ti abbracciamo e ti auguriamo, con forza, Buon Natale Benedetto!”.

Quindi, è stata la volta del Santo Padre che ha subito avuto parole di affettuoso incoraggiamento per i giovani di oggi: “Tanti dicono che i ragazzi sono capricciosi, che non si accontentano mai di niente, che consumano i giochi uno dopo l’altro senza esserne contenti. Voi invece a Gesù dite: mi basti Tu! Che significa: Tu sei il nostro amico più caro, che ci fa compagnia quando giochiamo e quando andiamo a scuola, quando stiamo in casa con i nostri genitori, i nonni, i fratellini e sorelline e quando andiamo fuori con gli amici”.

E’ Gesù, ha detto il Papa che ci apre gli occhi “per accorgerci dei nostri compagni tristi e dei tanti bambini del mondo che soffrono la fame, la malattia e la guerra”. Gesù, ha proseguito il Papa, ci dà la gioia vera, “quella che non finisce come i nostri giochi, ma scende nell’anima e ci rende buoni”. Ci basta Gesù, ci basti Tu, ha rassicurato il Santo Padre, “soprattutto quando ti preghiamo, perché Tu ascolti sempre le nostre preghiere, che facciamo perché il mondo diventi più bello e più buono per tutti”: “Ci basti Tu, perché ci perdoni quando combiniamo qualche guaio; ci basti Tu, perché se ci perdiamo, ci vieni a cercare e ci prendi in braccio come hai fatto con la pecorella che si era smarrita. Ci basti Tu perché hai una Mamma bellissima che, prima di morire in croce, hai voluto far diventare anche la nostra Mamma”.

Il Papa ha quindi chiesto ai piccoli amici dell’Acr se vogliono aiutare i propri compagni a stare con Gesù. Domanda corredata da un’esortazione ad annunciare il Signore con fiducia e speranza: “Un ragazzo dell’A-ci-erre è uno che, quando va da Gesù, ama portare con sé anche qualche amico, perché glielo vuol far conoscere; non pensa solo a sé, ma ha il cuore grande e attento agli altri”.

L’Azione Cattolica, ha rilevato, “ha come scopo vero quello di aiutarvi a diventare santi; per questo vi aiuta a incontrare Gesù, ad amare la sua Chiesa e a interessarvi dei problemi del mondo”. E ha messo l’accento sul valore inestimabile della preghiera: “Sì, cari ragazzi, voi potete pregare il Signore perché cambi il cuore dei costruttori di armi, faccia rinsavire i terroristi, converta il cuore di chi pensa sempre alla guerra e aiuti l’umanità a costruire un futuro migliore per tutti i bambini del mondo”.

Il Papa ha chiesto ai giovani di Acr di aiutarlo con le preghiere nel “non facile compito” affidatogli dal Signore. Infine, li ha esortati ad impegnarsi per i ragazzi più sfortunati. E ancora, in occasione dell’iniziativa il “mese della pace”, ha chiesto ai ragazzi dell’Azione cattolica di prodigarsi per far apprezzare la pace ai propri coetanei, ma anche a tanti adulti.

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