giovedì, dicembre 18, 2008
Agenzia Misna - Non si troverebbe in Kenya l’ex ministro delle Finanze ruandese Felicien Kabuga, accusato di essere uno dei principali organizzatori e istigatori del genocidio in Rwanda. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri del Kenya, Moses Wetang’ula, durante una conferenza stampa in cui ha affermato che il suo paese ha fatto tutto ciò che era possibile per contribuire all’arresto di Kabuga. Considerato attualmente il ricercato “numero uno” del Tribunale penale internazionale (Tpir/Ictr) di Arusha per i crimini contro l’umanità legati al genocidio iniziato nel maggio 1994 in cui persero la vita tra le 500.000 e le 800.000 persone, Kabuga era stato rintracciato dal Tpir in Kenya, dove portava avanti degli affari commerciali. Nei giorni scorsi, il procuratore capo del tribunale internazionale, Hassan Bubacar Jallow, ha denunciato la scarsa collaborazione da parte del Kenya; da parte sua, Wetang’ula ha invece definito le osservazioni di Jallow “infondate e ingiustificate”, sostenendo che si vuol trasformare il Kenya in un capro espiatorio per nascondere gli scarsi risultati ottenuti dal tribunale. “Kabuga ha certamente vissuto in Kenya negli anni passati, ma ora non è più qui” ha detto il ministro degli Esteri keniano, ricordando che a maggio erano state bloccate tutte le proprietà dell’ex ministro delle Finanze ruandese in Kenya.

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