mercoledì, dicembre 24, 2008
Agenzia Misna - “L’impressione è quasi fisica, c’è molta più gente che ha bisogno, i migranti ma anche tanti anziani”: padre Matteo Zuppi, parroco della chiesa romana di Santa Maria in Trastevere, racconta alla MISNA che negli ultimi mesi la distribuzione di generi alimentari porta a porta è aumentata “enormemente”. “Alle povertà tradizionali dei senza tetto e di chi soffre di disturbi psichici – dice il sacerdote – se ne sono aggiunte di nuove; la crisi economica non si traduce solo in percentuali astratte, sempre più famiglie hanno difficoltà ad arrivare a fine mese”. Secondo un rapporto diffuso in ottobre dalla Caritas, in Italia circa sette milioni e mezzo di persone vivono al di sotto di una soglia di povertà fissata a 580 euro mensili; il numero dei bisognosi sfiora i 15 milioni se in questa categoria si inseriscono anche i “quasi poveri”, che guadagnano dai 10 ai 50 euro in più. Con questi numeri la parrocchia di Santa Maria in Trastevere fa i conti ogni giorno. “Con il sostegno e all’adesione della Caritas e della Comunità di Sant’Egidio – dice don Matteo – anche quest’anno la nostra parrocchia organizza un grande pranzo di Natale. Ci aiutano tantissimi volontari, contenti di trascorrere questo giorno di festa insieme con una famiglia straordinaria di migranti, anziani, zingari e senza tetto”. Sotto le sfumature azzurre e dorate dei mosaici bizantini di Santa Maria in Trastevere, in molti proveranno a dimenticare gli affanni e le ristrettezze quotidiane. “Come cristiani – osserva il sacerdote – celebriamo la nascita di un bambino indifeso: il nostro non può che essere un messaggio di umana vicinanza e accoglienza, natalizio nel senso pieno della parola”. Lo stare assieme e la festa religiosa sono occasione per superare alcune contraddizioni che segnano la società e la politica italiana, suggerisce don Matteo, che aggiunge: “Soprattutto sul tema dei lavoratori stranieri le istituzioni hanno alimentato paure ingiustificate, rischiando di favorire fenomeni di intolleranza”.


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