mercoledì, dicembre 17, 2008
Agenzia Misna - Le operazioni militari degli Stati Uniti in Iraq e in Afghanistan sono costate finora 861 miliardi di dollari, circa 631 miliardi di euro, una spesa almeno 20 volte superiore alla somma necessaria ogni anno per combattere in modo efficace la fame nel mondo: a indicarlo è uno studio dell’istituto americano ‘Center for Strategic and Budgetary Assessments’ (Csba). Secondo il rapporto, pubblicato ieri a Washington, l’invasione e l’occupazione dell’Iraq sono già costate ai contribuenti degli Stati Uniti 687 miliardi di dollari, al netto dell’inflazione più di qualsiasi altro conflitto della storia americana con l’eccezione della Seconda guerra mondialemSe al costo della campagna irachena si aggiungono i 184 miliardi di dollari spesi in Afghanistan dall’inizio dei bombardamenti nel 2001, risulta che le due principali guerre scatenate dall’amministrazione uscente di George Bush hanno già superato di circa il 50% il costo complessivo dell’intervento militare in Vietnam (1964-1975). Secondo il ‘Center for Strategic and Budgetary Assessments’, anche con una significativa riduzione del numero di soldati dispiegati in Iraq e in Afghanistan, nei prossimi 10 anni i contribuenti americani potrebbero essere costretti a versare tra 416 e 817 miliardi di dollari. Per comprendere l’entità delle spese belliche degli Stati Uniti può essere utile un confronto: secondo Jacques Diouf, il direttore generale dell’Organizzazione dell’Onu per l’agricoltura e l’alimentazione (Fao), una lotta efficace contro la fame nel mondo richiede circa 28 miliardi di euro l’anno.


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