Il vescovo di Hong Kong condanna come “sorpassate” le celebrazioni dei 50 anni di “auto-elezioni” e “auto-ordinazioni” dei vescovi cinesi voluti dal Fronte unito, l’Associazione Patriottica e l’Ufficio affari religiosi. Egli domanda ai vescovi di seguire l’esempio di santo Stefano e di non offendere il papa partecipando agli incontri voluti dal regime per nominare i nuovi presidenti dell’Ap e del Consiglio dei vescovi cinesi, due organismi non riconosciuti dalla Santa Sede.
Hong Kong (AsiaNews) – Il vescovo di Hong Kong, Joseph Zen, ha chiesto a tutti i vescovi (ufficiali) della Cina di essere coraggiosi e di non scivolare nei compromessi con il regime. In un articolo sull’edizione del 4 gennaio del settimanale diocesano Gong Jiaobao, Zen esorta vescovi e sacerdoti cinesi ad avere le virtù di santo Stefano, il primo martire, e a non sottostare sempre alle indicazioni dello Stato contrarie alla fede: “Soffrire per la fede porterà un giorno alla vittoria, anche se oggi sembra che tutto sia perduto”.
Nell’articolo dal titolo “Ispirazione dal martirio di santo Stefano”, il card. Zen fa un’analisi sugli sviluppi della Chiesa cattolica in Cina negli ultimi 2 anni, ricordando le ordinazioni episcopali illecite (senza permesso della Santa Sede) nel 2006 quando – egli dice “con dispiacere” – una diecina di vescovi, approvati dal Vaticano, vi hanno preso parte per paura, timore e talvolta perché ingannati.
Egli ricorda poi il “raggio di luce” apertosi nel 2007 con un incontro in Vaticano sulla Chiesa in Cina e soprattutto con la diffusione della Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi. Nella Lettera il papa afferma che l’Associazione patriottica cinese ha dei fini contrari alla fede cattolica, volendo gestire le ordinazioni dei vescovi e costituire una Chiesa indipendente dalla Santa Sede.
Proprio per questo, nell’articolo il card. Zen si scaglia contro le celebrazioni avvenute a Pechino lo scorso 19 dicembre, in cui si festeggiavano i 50 anni delle ordinazioni episcopali autonome in Cina. Le celebrazioni sono state sponsorizzate dal Fronte unito, l’Associazione patriottica, l’amministrazione statale per gli affari religiosi (cfr. AsiaNews.it, 20/12/2008 Pechino: il Vaticano deve tagliare con Taiwan e non interferire negli affari interni).
Per il vescovo di Hong Kong non c’è nulla da celebrare perché il metodo delle “auto-elezioni” e delle “auto-ordinazioni” è stato voluto da forze radicali dell’estrema sinistra negli anni ’50, che guardavano il papa come un rappresentante dell’imperialismo. Ma questa visione è ormai sorpassata, in un periodo come questo, in cui la Cina celebra i suoi 30 anni di riforme economiche, attuate in opposizione a quella mentalità radicale. (continua a leggere)
Hong Kong (AsiaNews) – Il vescovo di Hong Kong, Joseph Zen, ha chiesto a tutti i vescovi (ufficiali) della Cina di essere coraggiosi e di non scivolare nei compromessi con il regime. In un articolo sull’edizione del 4 gennaio del settimanale diocesano Gong Jiaobao, Zen esorta vescovi e sacerdoti cinesi ad avere le virtù di santo Stefano, il primo martire, e a non sottostare sempre alle indicazioni dello Stato contrarie alla fede: “Soffrire per la fede porterà un giorno alla vittoria, anche se oggi sembra che tutto sia perduto”.
Nell’articolo dal titolo “Ispirazione dal martirio di santo Stefano”, il card. Zen fa un’analisi sugli sviluppi della Chiesa cattolica in Cina negli ultimi 2 anni, ricordando le ordinazioni episcopali illecite (senza permesso della Santa Sede) nel 2006 quando – egli dice “con dispiacere” – una diecina di vescovi, approvati dal Vaticano, vi hanno preso parte per paura, timore e talvolta perché ingannati.
Egli ricorda poi il “raggio di luce” apertosi nel 2007 con un incontro in Vaticano sulla Chiesa in Cina e soprattutto con la diffusione della Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi. Nella Lettera il papa afferma che l’Associazione patriottica cinese ha dei fini contrari alla fede cattolica, volendo gestire le ordinazioni dei vescovi e costituire una Chiesa indipendente dalla Santa Sede.
Proprio per questo, nell’articolo il card. Zen si scaglia contro le celebrazioni avvenute a Pechino lo scorso 19 dicembre, in cui si festeggiavano i 50 anni delle ordinazioni episcopali autonome in Cina. Le celebrazioni sono state sponsorizzate dal Fronte unito, l’Associazione patriottica, l’amministrazione statale per gli affari religiosi (cfr. AsiaNews.it, 20/12/2008 Pechino: il Vaticano deve tagliare con Taiwan e non interferire negli affari interni).
Per il vescovo di Hong Kong non c’è nulla da celebrare perché il metodo delle “auto-elezioni” e delle “auto-ordinazioni” è stato voluto da forze radicali dell’estrema sinistra negli anni ’50, che guardavano il papa come un rappresentante dell’imperialismo. Ma questa visione è ormai sorpassata, in un periodo come questo, in cui la Cina celebra i suoi 30 anni di riforme economiche, attuate in opposizione a quella mentalità radicale. (continua a leggere)
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È presente 1 commento
i think the archive you wirte is very good, but i think it will be better if you can say more..hehe,love your blog,,,
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