mercoledì, aprile 01, 2009
Agenzia Misna - Sono attesi o sono già arrivati in queste ore a Londra i capi di stato e di governo dei paesi che prenderanno parte da domani al vertice del G20 che riunisce i 19 paesi più industrializzati del mondo e l’Unione Europea (Ue). Argomento del giorno sarà la crisi economica internazionale con i rappresentanti dell’America latina (Brasile, Argentina e Messico) che hanno già fatto sapere di voler chiedere una maggiore rappresentanza dei paesi in via di sviluppo negli organismi internazionali che regolano l’economia globale. Attesa per la posizione degli Stati Uniti, il cui presidente Barack Obama è già da ieri nella capitale inglese. Tra le ipotesi che saranno vagliate l’eventuale riforma di Fondo monetario internazionale e Banca mondiale, enti accusati di aver applicato misure risultate in molti casi disastrose per i paesi più poveri. Riportare l’etica nell’economia, rinunciare agli egoismi miopi e non dimenticare indietro i paesi più poveri, soprattutto l’Africa, è stato il punto centrale di una lettera inviata da Benedetto XVI al primo ministro inglese Gordon Brown e con lui ai capi di stato e di governo che si riuniranno il 2 e 3 aprile. “Scrivo questo messaggio di ritorno dall’Africa - si legge nella missiva inviata il 30 marzo e resa pubblica ieri - dove ho potuto toccare con mano sia la realtà di una povertà bruciante e di una esclusione cronica, che la crisi rischia di aggravare drammaticamente, sia le straordinarie risorse umane di cui quel continente gode e che può mettere a disposizione dell’intero pianeta”.


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