venerdì, maggio 08, 2009
Le ong erano state espulse e accusate di agire “contro gli interessi nazionali” e di aver fornito documentazioni e stime alterate riguardo le cifre della crisi umanitaria in atto nella regione

Agenzia Misna - Il governo di Khartoum ha autorizzato l’ingresso di nuove organizzazioni non governative in Darfur, regione teatro di un conflitto dal 2003 e di una grave crisi umanitaria. Lo hanno annunciato in una conferenza stampa congiunta dalla capitale, il sottosegretario generale agli Affari umanitari dell’Onu John Holmes e il commissario sudanese Mohammed Abdel Rahman precisando che le organizzazioni sostituiranno le 13 ong espulse dal governo nel marzo scorso. Al personale umanitario dispiegato in Darfur, hanno precisato i responsabili, sarà affidato il compito di coordinare e monitorare gli aiuti nei campi profughi presenti nella regione. “Ho percepito una disponibilità da parte delle autorità sudanesi che mi ha convinto che le cose, in futuro, potranno sistemarsi per il meglio” ha detto Holmes, che dopo Khartoum proseguirà la sua visita in Darfur e in Sud Sudan. Il governo sudanese aveva espulso le 13 organizzazioni non governative pochi giorni dopo l’emissione, da parte dei giudici della Corte penale internazionale (Cpi), di un mandato di cattura nei confronti del presidente Omar Hassan al Beshir per presunti crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Darfur. Le ong erano state accusate di agire “contro gli interessi nazionali” e di aver fornito documentazioni e stime alterate riguardo le cifre della crisi umanitaria in atto nella regione. Sempre oggi, i quotidiani sudanesi riferiscono la notizia di un rimpasto di governo voluto dal presidente Beshir che ha rimosso dal suo ruolo Ahmed Mohammed Haroun, ministro per gli Affari umanitari contro cui la Cpi ha emesso un altro mandato di cattura. Harun, secondo il quotidiano ‘Sudan Tribune’ diventa governatore dello stato del Sud Kordofan.


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