martedì, maggio 12, 2009
Federazione dei pescatori dello stato di Rio ha lanciato l’iniziativa “Bahía limpia”

Agenzia Misna - Da almeno una decina di anni, dalle acque della splendida baia di Guanabara di Rio de Janeiro, ai piedi del Pao de Azucar, sono più i rifiuti che i pesci a cadere nelle reti dei pescatori. Oltre a buona parte degli scarichi delle abitazioni di 10 milioni di carioca che finiscono nel mare anche attraverso i fiumi, è frequente notare lungo il litorale rifiuti abbandonati di ogni sorta, da televisori a pneumatici a tonnellate di carta e plastica. Per correre ai ripari e migliorare le condizioni di vita di 20.000 persone che dipendono dalla pesca artigianale la Federazione dei pescatori dello stato di Rio ha lanciato l’iniziativa “Bahía limpia”, col sostegno dell’azienda petrolifera statale ‘Petrobras’: tre volte a settimana, i pescatori prendono il largo con l’obiettivo di raccogliere l’immondizia che può essere riciclata e tornano ai porti con una media di 15 tonnellate di residui a ogni uscita. L’operazione coinvolge 140 pescherecci che si distribuiscono il lavoro a rotazione, ogni tre mesi, regolarmente pagati dall’amministrazione. Parte dei rifiuti raccolti vanno ad alimentare un’industria ‘verde’ installata sulle rive della baia per produrre energia.


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