giovedì, luglio 02, 2009
E' stata presentata stamattina, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, la "Campagna di comunicazione sulle cellule staminali cordonali", realizzata da ADOCES (associazioni donatori cellule staminali) e F.N.C.O. (federazione nazionale colleghi ostetriche), con la supervisione scientifica di illustri professionisti del settore.

Italia-news.it - La campagna, sostenuta dal Ministero del Welfare, si propone la diffusione tra i genitori dell'importanza della donazione del cordone ombelicale attraverso manifesti e brochure informative distribuiti negli ospedali, nei consultori e nei distretti sanitari, nonché una guida per gli operatori del settore. La campagna, che ha visto come punto di partenza la regione Veneto, parte oggi in tutta Italia, motivata dal fatto che nel nostro paese è ancora bassa la percentuale di donazione del sangue del cordone ombelicale che avviene in meno del 10% dei parti. Il sangue cordonale contiene cellule staminali simili a quelle del midollo osseo, particolarmente adatto ad essere trapiantate nei bambini e aiuterebbe a guarire pazienti affetti da gravi patologie, come ad esempio la leucemia. Sottoposto a test di compatibilità, congelato in azoto liquido e pronto per essere trapiantato, viene reinfuso nel malato. Entro qualche settimana le cellule staminali si concentrano spontaneamente nelle cavità ossee e danno origine ad un midollo nuovo ed efficiente.
Donarlo è un atto volontario in Italia e va incentivato.
Nel nostro paese al momento son circa 20.000 le unità di sangue cordonale disponibili nelle banche per la donazione solidale. Il sottosegretario alla salute Roccella, intervenuta ala conferenza stampa, nel sottolineare l'importanza dell'iniziativa ha affermato che "l'obiettivo sarà quello di migliorare ulteriormente la rete di biobanche pubbliche presenti nel nostro territorio, puntando sulla razionalizzazione della rete. Un progetto per il quale abbiamo già previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro''.

La donazione e conservazione del sangue da cordone ombelicale rappresentano un interesse primario per il Servizio Sanitario Nazionale. La recente ordinanza “Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale”, entrata in vigore il 1 marzo 2009, proroga la disciplina in materia e consente:
* la conservazione per uso allogenico, cioè in favore di persone diverse da quelle da cui le cellule sono prelevate, a fini solidaristici, in strutture pubbliche a ciò preposte
* la conservazione di sangue da cordone ombelicale per uso dedicato al neonato stesso o a consanguineo con patologia in atto per il quale risulti appropriato l'utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale. La conservazione per uso dedicato è permessa anche nel caso di famiglie a rischio di avere figli affetti da malattie genetiche per le quali risulti appropriato l'utilizzo di tali cellule. In questi ultimi casi si tratta di “donazione dedicata” e le cellule staminali, conservate gratuitamente nelle banche italiane, sono ad esclusiva disposizione del soggetto al quale sono state dedicate in ragione della sua patologia.
* Rimane in vigore la possibilità di esportare, a proprie spese, il campione di sangue prelevato dal cordone ombelicale raccolto per uso autologo, previo rilascio del nulla osta all’esportazione da parte del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

In base alle evidenze scientifiche, il Ministero promuove la donazione e conservazione ad uso allogenico a fini solidaristici, gratuitamente e in strutture pubbliche, nonché il potenziamento delle biobanche come previsto dall’Accordo Stato-Regioni approvato il 25 marzo 2009.


Sono presenti 2 commenti

Unknown ha detto...

Le cellule staminali da sangue cordonale non andrebbero mai "buttate" via, quindi donazione o conservazione autologa, data la difficoltà della donazione, è una cosa che secondo me va sempre fatta.. dove possibile ovviamente. Grazie ciao Carla

Maria ha detto...

Condivido nel senso che purtroppo in Italia non è ancora possibile donare sempre quindi anche la conservazione autologa è una buona scelta pur di non buttar via queste cellule di grande risorse. Se posso consigliare una banca genetica, io mi sono rivolta alla Future Health, sono inglesi ed hanno una sede a Roma! Ciao Maria

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