Terrorismo, economia e emergenze mondiali. «Il vertice parte sotto buoni auspici»
ROMA — Parte il G8 più atteso e tormentato tra quelli finora tenuti dalla presidenza italiana. Doveva svolgersi alla Maddalena e invece, dopo il sisma che ha colpito l'Abruzzo, è stato trasferito all'Aquila, vicino alle tende dei terremotati. Ma, di fatto, partirà da Roma. È infatti nella capitale che si svolge il primo atto del meeting mondiale, con l'arrivo di Barack Obama. Il presidente degli Stati Uniti si recherà attorno alle 11 al Quirinale, dove verrà ricevuto da Giorgio Napolitano. Il colloquio, che dovrebbe durare una quarantina di minuti, sarà l'occasione per una prima rassegna dei temi che verranno discussi dagli otto Grandi poche ore dopo nella caserma di Coppito. E, nel pomeriggio, lo stesso Obama passeggerà nel centro storico dell'Aquila distrutto dal terremoto. Silvio Berlusconi sfoggia ottimismo: il vertice «apre con buoni auspici».
Nella conferenza stampa di presentazione del summit, dopo aver citato il miglioramento dei rapporti tra Russia e Usa («Premia gli sforzi dell'Italia»), sostiene che «nonostante gli attacchi di una certa stampa» gode del «64,1 per cento di fiducia» da parte degli italiani: «Un conto è la realtà, un conto le calunnie». E cita alcuni passaggi del messaggio preparato per l'occasione da Benedetto XVI, in particolare l'«apprezzamento» per la scelta dell'Aquila come sede del vertice. Poi illustra il programma dell'incontro. Spiega che il primo giorno sarà dedicato al G8 «tradizionale», quello ristretto, che permetterà di affrontare temi come la lotta al terrorismo, l'economia globale e la sicurezza alimentare e che verranno riassunti nelle dieci dichiarazioni finali. La seconda giornata sarà riservata al cosiddetto G14, vale a dire gli otto Grandi, più Cina, India, Brasile, Messico e Sudafrica, oltre all'Egitto, scelto per la sua importanza strategica per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. Pur considerando «molto importante» questo incontro allargato, Berlusconi sostiene però «che va mantenuto come punto di riferimento il formato attuale», cioè il G8.
Sempre domani, in serata, ci sarà la cena offerta dal Presidente Giorgio Napolitano. Ma gli ospiti della caserma di Coppito mangeranno durante tutto il loro soggiorno specialità italiane (soprattutto abruzzesi) e verranno omaggiati al loro arrivo da una magnum di Amarone Aneri 2003. Infine, il terzo giorno sarà dedicato all'Africa e a tutte le crisi mondiali più acute, da quella mediorientale all'Afghanistan, dal Pakistan (che, ricorda Berlusconi, «ha 60 bombe atomiche»), alla Corea del Nord e, soprattutto all'Iran, perché sulle eventuali sanzioni da adottare tra i Grandi ci sono posizioni diverse. Infine, come iniziativa per combattere la fame nel mondo, il presidente del Consiglio annuncia che «si è disposti a mettere insieme 10-15 miliardi di dollari». Dalla crisi «che è un male», insiste Berlusconi citando i 12 punti del Lecce Framework (il supervertice economico di inizio luglio), «si trarrà un bene».
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