La Cina sostiene il regime di Kim Jong-il con cibo, energia, prodotti industriali. Pechino usa Pyongyang per costringere gli Stati Uniti a compromessi che garantiscano al Partito comunista cinese di sopravvivere. Un’acuta analisi del “padre della democrazia” ora in esilio negli USA.
Washington (AsiaNews/WJSF) – Non molto tempo fa il mondo è rimasto scioccato per gli esperimenti sotterranei nucleari della Corea del Nord. Da allora la comunità internazionale ha accresciuto le pressioni, che però hanno solo registrato un maggior indurimento della Corea del Nord con i piani di un terzo test e il lancio di missili. La Nordcorea non solo ha ignorato le critiche internazionali; in previsione delle sanzioni Onu, ha anche apertamente annunciato che ogni tentativo di ispezione in mare di navi della Corea del Nord sarà considerato una dichiarazione di guerra.
Un simile comportamento di estrema follia è possibile solo se un “piccolo teppista” di regime è sotto la protezione del suo grande fratello teppista. Il gesto di dispregio [verso la comunità internazionale] è il risultato del sostegno dato da questo grande fratello. Così facendo il piccolo teppista fa piacere al grande e lo aiuta a sfidare i loro rivali, ricevendo benefici senza alcun rischio.
Questo tipo di teppismo ha alcune caratteristiche. Primo, il piccolo teppista ha bisogno del più grande. Secondo, il grande teppista fronteggia dei rivali forti coi quali è difficile trattare. Terzo, il piccolo teppista crede con forza che il grande lo proteggerà. Quarto, il grande teppista pretende di non avere nulla a che fare con il piccolo, ma in realtà indica o dirige ogni mossa da usare per futuri compromessi. E da ultimo, il piccolo teppista deve avere un grande impatto per costringere i rivali a giungere a un compromesso con il grande, se i rivali non possono far finire i fastidi [provocati dal piccolo].
Tali caratteristiche sono ben note a chiunque abbia visto anche solo dei film fra polizia e teppisti, senza essersi scontrati con dei teppisti reali. Ma ciò che non si conosce bene è che il grande e il piccolo - i due regimi teppisti - agiscono come un solo individuo. Vi è solo una differenza nelle proporzioni, ma non nella sostanza.
Prendiamo l’esempio dell’attuale crisi con la Nordcorea. Come detto sopra al rimo punto, il “piccolo” Kim Jong-il ha bisogno dell’aiuto del “grande” Hu Jintao. Kim riceve cibo, energia, prodotti industriali dal Partito comunista cinese (Pcc), senza di cui Kim non avrebbe possibilità di stare al potere. Il Pcc, d’altra parte, non dà mai a sufficienza. Un cane con molto cibo non lavora appieno. E se un cane diventa un lupo, tanto da cacciare per conto suo, non seguirebbe più gli ordini in modo preciso. Il Pcc sta allevando un buon cane dando a sufficienza per sopravvivere, ma mai più di tanto.
Quanto al secondo punto, è evidente che Usa, Europa e Giappone sono dei rivali forti del Pcc, il capo di questo gruppo mafioso.
Riferendosi al terzo punto, va detto che tutti questi rivali forti per molti anni hanno attuato delle politiche pacificanti col il Pcc. Il piccolo teppista sa bene tutto ciò e sa che questi rivali non saranno duri con il Pcc nel breve termine. Anche se l’Onu ha varato delle sanzioni, essi hanno subito eliminato l’elemento centrale.
In più, i partners del Pcc in occidente hanno alzato le loro voci dicendo che non ci sarà alcuna soluzione al problema della Nordcorea senza l’aiuto del Pcc, mettendo in atto una perfetta trappola per l’occidente.
La trappola attuale è che la minaccia di Kim non è uno scherzo. I test nucleari e i missili a lungo raggio funzionano bene. Agli occhi della gente comune la Corea del Nord ha già armi nucleari capaci di colpire. E peggio ancora, queste capacità sono nelle mani di Kim Jong-il, un uomo quasi pazzo. In queste circostanze le possibilità del disastro sono alte. L’orchestrazione di tutti questi atti fa sì che la gente non possa evitare [di fare i conti con] la trappola
E così, gli Usa – che per lungo tempo sono stati molto pacificanti con il Pcc – questa volta hanno preso una posizione netta, formulando alcune precise sanzioni Onu. Ma il Pcc e la Russia insistono nell’eliminare i contenuti centrali [delle sanzioni], chiamandosi fuori, con un atteggiamento che noi cinesi definiamo come “un sedersi guardando le tigri lottare fra loro”. Ciò è fatto per spingere gli Usa a negoziare con Pechino e con Mosca, a meno che gli Usa non vogliano la guerra. C’è anche la possibilità che gli Usa possano indietreggiare politicamente, divenendo sempre più deboli. E questo è il vero scopo di Cina e Russia.
Questa volta il Pcc ha preso questo grande rischio perché ha capito che Obama è duro solo nelle parole ed è un buon uomo di dialogo, che non ha la forza di prendere decisioni come il presidente Kennedy.
Se il Pcc vince questo azzardo, potrà forzare gli Usa ad aiutare il Pcc a superare la crisi scendendo a compromessi con esso. In tal modo, il Pcc ha colpito Obama nel punto più debole, costringendolo a una scelta fra il salvare gli Usa o il Pcc. Ciò è vero ancora di più oggi, dato che il Pcc ha usa le armi nucleari di Kim Jong-il come un sottile strumento di minaccia, rifiutando ogni compromesso con gli Stati Uniti.
(Testo messo a disposizione dalla Wei Jingsheng Foundation. Traduzione italiana a cura di AsiaNews)
di Wei Jingsheng
Washington (AsiaNews/WJSF) – Non molto tempo fa il mondo è rimasto scioccato per gli esperimenti sotterranei nucleari della Corea del Nord. Da allora la comunità internazionale ha accresciuto le pressioni, che però hanno solo registrato un maggior indurimento della Corea del Nord con i piani di un terzo test e il lancio di missili. La Nordcorea non solo ha ignorato le critiche internazionali; in previsione delle sanzioni Onu, ha anche apertamente annunciato che ogni tentativo di ispezione in mare di navi della Corea del Nord sarà considerato una dichiarazione di guerra.
Un simile comportamento di estrema follia è possibile solo se un “piccolo teppista” di regime è sotto la protezione del suo grande fratello teppista. Il gesto di dispregio [verso la comunità internazionale] è il risultato del sostegno dato da questo grande fratello. Così facendo il piccolo teppista fa piacere al grande e lo aiuta a sfidare i loro rivali, ricevendo benefici senza alcun rischio.
Questo tipo di teppismo ha alcune caratteristiche. Primo, il piccolo teppista ha bisogno del più grande. Secondo, il grande teppista fronteggia dei rivali forti coi quali è difficile trattare. Terzo, il piccolo teppista crede con forza che il grande lo proteggerà. Quarto, il grande teppista pretende di non avere nulla a che fare con il piccolo, ma in realtà indica o dirige ogni mossa da usare per futuri compromessi. E da ultimo, il piccolo teppista deve avere un grande impatto per costringere i rivali a giungere a un compromesso con il grande, se i rivali non possono far finire i fastidi [provocati dal piccolo].
Tali caratteristiche sono ben note a chiunque abbia visto anche solo dei film fra polizia e teppisti, senza essersi scontrati con dei teppisti reali. Ma ciò che non si conosce bene è che il grande e il piccolo - i due regimi teppisti - agiscono come un solo individuo. Vi è solo una differenza nelle proporzioni, ma non nella sostanza.
Prendiamo l’esempio dell’attuale crisi con la Nordcorea. Come detto sopra al rimo punto, il “piccolo” Kim Jong-il ha bisogno dell’aiuto del “grande” Hu Jintao. Kim riceve cibo, energia, prodotti industriali dal Partito comunista cinese (Pcc), senza di cui Kim non avrebbe possibilità di stare al potere. Il Pcc, d’altra parte, non dà mai a sufficienza. Un cane con molto cibo non lavora appieno. E se un cane diventa un lupo, tanto da cacciare per conto suo, non seguirebbe più gli ordini in modo preciso. Il Pcc sta allevando un buon cane dando a sufficienza per sopravvivere, ma mai più di tanto.
Quanto al secondo punto, è evidente che Usa, Europa e Giappone sono dei rivali forti del Pcc, il capo di questo gruppo mafioso.
Riferendosi al terzo punto, va detto che tutti questi rivali forti per molti anni hanno attuato delle politiche pacificanti col il Pcc. Il piccolo teppista sa bene tutto ciò e sa che questi rivali non saranno duri con il Pcc nel breve termine. Anche se l’Onu ha varato delle sanzioni, essi hanno subito eliminato l’elemento centrale.
In più, i partners del Pcc in occidente hanno alzato le loro voci dicendo che non ci sarà alcuna soluzione al problema della Nordcorea senza l’aiuto del Pcc, mettendo in atto una perfetta trappola per l’occidente.
La trappola attuale è che la minaccia di Kim non è uno scherzo. I test nucleari e i missili a lungo raggio funzionano bene. Agli occhi della gente comune la Corea del Nord ha già armi nucleari capaci di colpire. E peggio ancora, queste capacità sono nelle mani di Kim Jong-il, un uomo quasi pazzo. In queste circostanze le possibilità del disastro sono alte. L’orchestrazione di tutti questi atti fa sì che la gente non possa evitare [di fare i conti con] la trappola
E così, gli Usa – che per lungo tempo sono stati molto pacificanti con il Pcc – questa volta hanno preso una posizione netta, formulando alcune precise sanzioni Onu. Ma il Pcc e la Russia insistono nell’eliminare i contenuti centrali [delle sanzioni], chiamandosi fuori, con un atteggiamento che noi cinesi definiamo come “un sedersi guardando le tigri lottare fra loro”. Ciò è fatto per spingere gli Usa a negoziare con Pechino e con Mosca, a meno che gli Usa non vogliano la guerra. C’è anche la possibilità che gli Usa possano indietreggiare politicamente, divenendo sempre più deboli. E questo è il vero scopo di Cina e Russia.
Questa volta il Pcc ha preso questo grande rischio perché ha capito che Obama è duro solo nelle parole ed è un buon uomo di dialogo, che non ha la forza di prendere decisioni come il presidente Kennedy.
Se il Pcc vince questo azzardo, potrà forzare gli Usa ad aiutare il Pcc a superare la crisi scendendo a compromessi con esso. In tal modo, il Pcc ha colpito Obama nel punto più debole, costringendolo a una scelta fra il salvare gli Usa o il Pcc. Ciò è vero ancora di più oggi, dato che il Pcc ha usa le armi nucleari di Kim Jong-il come un sottile strumento di minaccia, rifiutando ogni compromesso con gli Stati Uniti.
(Testo messo a disposizione dalla Wei Jingsheng Foundation. Traduzione italiana a cura di AsiaNews)
di Wei Jingsheng
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