Appello urgente di Amnesty International
Il 1° luglio, la ventiquattrenne Clotilde Reiss, di nazionalità francese, è stata arrestata all'aeroporto di Teheran, mentre stava per fare ritorno in Francia. È stata accusata di spionaggio in relazione ad alcune fotografie scattate durante una manifestazione tenutasi a giugno a Esfahan, contro l'annuncio della rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad, e che ha successivamente spedito per e-mail a un suo amico a Teheran. Amnesty International considera Clotilde Reiss prigioniera di coscienza, arrestata solo per aver esercitato pacificamente il suo diritto a ricevere e diffondere informazioni e idee.
Clotilde Reiss, laureata in scienze politiche, è andata in Iran dopo aver ricevuto una borsa di studio per le sue ricerche sul paese. Stava per rientrare in Francia passando per il Libano, dopo cinque mesi di lavoro come assistente presso l'Università di Esfahan nell'Iran centrale, quando è stata arrestata. Clotilde Reiss è detenuta nella prigione di Evin a Teheran. Le è stato concesso di chiamare un diplomatico francese a cui ha raccontato di essere sottoposta a interrogatori quotidiani e di non essere stata maltrattata. Per ora non è ancora assistita da alcun legale.
Il 1° luglio, la ventiquattrenne Clotilde Reiss, di nazionalità francese, è stata arrestata all'aeroporto di Teheran, mentre stava per fare ritorno in Francia. È stata accusata di spionaggio in relazione ad alcune fotografie scattate durante una manifestazione tenutasi a giugno a Esfahan, contro l'annuncio della rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad, e che ha successivamente spedito per e-mail a un suo amico a Teheran. Amnesty International considera Clotilde Reiss prigioniera di coscienza, arrestata solo per aver esercitato pacificamente il suo diritto a ricevere e diffondere informazioni e idee.
Clotilde Reiss, laureata in scienze politiche, è andata in Iran dopo aver ricevuto una borsa di studio per le sue ricerche sul paese. Stava per rientrare in Francia passando per il Libano, dopo cinque mesi di lavoro come assistente presso l'Università di Esfahan nell'Iran centrale, quando è stata arrestata. Clotilde Reiss è detenuta nella prigione di Evin a Teheran. Le è stato concesso di chiamare un diplomatico francese a cui ha raccontato di essere sottoposta a interrogatori quotidiani e di non essere stata maltrattata. Per ora non è ancora assistita da alcun legale.
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