mercoledì, agosto 12, 2009
La vicenda di un mercantile nel Golfo di Biscaglia è avvolta da più di un mistero

PeaceReporter - Una nave mercantile scomparsa, uomini armati e un carico misterioso: se gli ingredienti portano a latitudini che vanno dal leggendario triangolo delle Bermuda alle più attuali acque del Corno d'Africa infestate da pirati, la realtà ci sposta invece nel Mar Baltico. Bandiera maltese, equipaggio russo e direzione Algeri: questa l'Arctic Sea, nave di proprietà della Solchart Management. Ultimo rilevamento, Golfo di Biscaglia, tra Francia e Portogallo. Era il 28 luglio. Poi l' Arctic Sea scompare. Nessun contatto, nessuna richiesta d'aiuto, nessuna rivendicazione di un fantomatico sequestro.

Le ricerche non danno risultati e da domani quattro unità della Flotta russa del Mar Nero scandaglieranno le acque del nord per trovare tracce dell'Arctic Sea. A infittire il mistero del cargo scomparso, però, un primo e strano incidente. E' il 24 luglio quando l'equipaggio denuncia alle autorità svedesi uno strano assalto: sconosciuti si presentano come funzionari di polizia e bloccano la nave mentre si trova nel Mar Baltico. Legano l'equipaggio e lo tengono in ostaggio per dodici ore. Poi, così come erano arrivati, scompaiono su un motoscafo, senza prendere nulla.
"Hanno fatto prima salire il capitano sul ponte e lo hanno fatto stendere a terra, poi hanno legato il resto dell'equipaggio" ha raccontato Natalya Gracheva, giornalista russa, ultima persona ad avere avuto un colloquio con l'equipaggio "Gli aggressori avevano metodi piuttosto sbrigativi e hanno più volte colpito il capitano con il calcio del fucile: erano ben armati e sembravano piuttosto pratici della tecnologia presente sulla nave".

Di nuovo: pirati? sequestratori? chi o cosa cercavano sull'Arctic Sea? "Il cargo trasportava legname per un valore di 1,8 milioni di dollari per conto della Stora Enso Oy, leader europeo nella produzione di carta" ha spiegato Mikhail Voitenko, direttore del sito di news per la navigazione Sovfrakht. Un carico questo che non sembrerebbe essere però appetibile per pirati e predoni del mare. "A bordo poteva esserci un carico anche di altre società" aggiunge, rendendo ancora più intricata la matassa, un portavoce della Stora Enso Oyj.
La nave riprende la navigazione in direzione Algeri. Nei quattro giorni seguenti arriva nell'Oceano Atlantico, Golfo di Biscaglia. Poi scompare dai radar.

L'assenza di segnali e richieste di aiuto non sembra particolarmente strana: Voitenko spiega che l'equipaggio potrebbe essere stato preso alla sprovvista e il Sistema di Identificazione Automatico (AIS) essere stato disattivato, cosa piuttosto semplice per uno specialista. Difficile credere invece a un naufragio: un segnale d'allarme sarebbe stato inviato e il carico di legname starebbe ancora galleggiando fra le coste di Francia, Spagna e Portogallo.
Un segreto dietro il carico dell'Artic Sea? Una spedizione contraffatta? Possibile che sia solo una casualità il precedente attacco del 24 luglio? Se lo chiede Voitenko, i familiari dei quindici membri dell'equipaggio e le autorità: "Perchè la notizia dell'attacco in acque svedesi è uscita solo dopo una settimana? Cosa cercavano i falsi agenti sulla nave? Chi erano? Ma soprattutto, dov'è ora il cargo?"

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