Rafforzamento dei programmi nazionali di lotta alla malaria, interventi rapidi in caso di epidemia, farmaci antimalarici di miglior qualità e sviluppo della ricerca.
Agenzia Misna - Sono queste alcune delle misure proposte a Kigali dal direttore per l’Africa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l’angolano Luis Gomes Sambo, in occasione della 59 a sessione del suo comitato regionale. Oltre alla malaria – che colpisce maggiormente l’Africa, con l’86% dei casi mondiali di contagio – le priorità dell’Oms per il prossimo triennio saranno la tubercolosi, la poliomielite, l’hiv/aids e la salute materna e infantile. Per sostenere i governi nella definizione e esecuzione di programmi sanitari nazionali e regionali, nonostante le difficoltà a raccogliere fondi nel contesto di crisi mondiale, l’organizzazione internazionale ha annunciato che il 27% del suo bilancio globale per il biennio 2010-2011 – pari a circa 651 milioni di euro - sarà destinato all’Africa. Tra le proposte di Gomes Sambo, quella di affrontare con programmi specifici la questione dell’acqua contaminata e degli alimenti insalubri, responsabili al livello continentale di gravi patologie e della malnutrizione infantile.
Agenzia Misna - Sono queste alcune delle misure proposte a Kigali dal direttore per l’Africa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l’angolano Luis Gomes Sambo, in occasione della 59 a sessione del suo comitato regionale. Oltre alla malaria – che colpisce maggiormente l’Africa, con l’86% dei casi mondiali di contagio – le priorità dell’Oms per il prossimo triennio saranno la tubercolosi, la poliomielite, l’hiv/aids e la salute materna e infantile. Per sostenere i governi nella definizione e esecuzione di programmi sanitari nazionali e regionali, nonostante le difficoltà a raccogliere fondi nel contesto di crisi mondiale, l’organizzazione internazionale ha annunciato che il 27% del suo bilancio globale per il biennio 2010-2011 – pari a circa 651 milioni di euro - sarà destinato all’Africa. Tra le proposte di Gomes Sambo, quella di affrontare con programmi specifici la questione dell’acqua contaminata e degli alimenti insalubri, responsabili al livello continentale di gravi patologie e della malnutrizione infantile.
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