sabato, ottobre 31, 2009
Al prete belga, sociologo, riconoscimento sulla tolleranza. Uno dei più attivi sostenitori del Forum di Porto Alegre.

MissionLine - La motivazione recita così: «Per il suo impegno in favore della pace nel mondo, del dialogo interculturale, dei diritti dell’uomo e della promozione della tolleranza, riconoscendo i suoi eccezionali sforzi per promuovere la giustizia sociale nel mondo». Sono queste le ragioni per cui padre François Houtart, sacerdote belga, è stato insignito nei giorni scorsi – all’unanimità - del Premio Unesco per la promozione della tolleranza e della non violenza. Houtart è tra gli attivisti cattolici più critici contro la globalizzazione e tra i più attivi fautori del Forum sociale di Porto Alegre. È fondatore del CETRI, Centre Tricontinetale, un’ong che opera per lo sviluppo nel mondo, e della rivista Alternatives Sud. Già docente all’università cattolica di Lovanio, è membro della Commissione per la lotta contro il razzismo del Consiglio ecumenico delle Chiese, mentre in passato – dal 1986 al 1992 – ha guidato il Comitato per i diritti dell’uomo in Burundi. Sociologo delle religioni, il sacerdote belga ha scritto numerosi volumi e offerto conferenze in oltre 100 atenei in tutto il mondo.

Insieme a padre Houtart l’Unesco ha premiato l’attivista pakistano Abdul Sattar Edhi, uno dei filantropi più impegnati nel Paese islamico. La consegna del Premio avverrà il 16 novembre; i due premiati si “divideranno” l’importo del prestigioso premio (100 mila dollari).


Qui puoi leggere l’annuncio dell’Unesco.
Qui puoi trovare una mini bibliografia di padre Houtart.
Questo è un suo intervento sul ruolo della politica di fronte alle ingiustizie globali.

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