Verranno equiparati ai crimini ispirati dall'odio, e ricadranno nella legislazione federale
PeaceReporter - La violenza contro gay, lesbiche, bisessuali e trans da oggi negli Stati Uniti verrà considerata come 'hate crime', un reato ispirato dall'odio. Il provvedimento di legge è stato firmato oggi dal presidente Usa Barack Obama, come emendamento al Defense Authorization Act dopo anni di dispute tra detrattori e sostenitori di un provvedimento in tal senso. Il dibattito sul tema era iniziato nel 1998, quando Matthew Shephard, uno studente gay del college del Wyoming è stato ucciso a causa del suo orientamento sessuale. Da allora è nata una battaglia durata un decennio fra liberal e conservatori che si è conclusa ieri con la firma, dopo la quale Obama ha ricevuto alla Casa Bianca alcuni attivisti gay e i genitori dello studente ucciso. A riguardo, Obama ha detto che "è necessraio comprendere che bisogna opporci ai crimini ispirati all'odio, non solo quando sono diretti alla violenza fisica, ma anche a quella morale, non solo quando inliggono ferite al corpo, ma anche quando producono paura. Bisogna comprendere che i diritti che la Costituzione contempla per ogni cittadino non significano nulla se non vengono tutelati, sia da leggi ingiuste che atti violenti".
A seguito dell'omicidio dello studente del Wyoming, Camera e Senato hanno approvato separatamente l'estensione degli 'hate crimes' numerose volte. Ma i Repubblicani del Congresso hano ripetutamente utilizzato tattiche legislative tese a bloccare i passaggi finali, con la motivazione che la maggior parte di tali crimini ricade in leggi contenute in altri codici. La legge è stata osteggiata da gruppi conservatori come il Traditional Values Coalition, secondo il quale la nuova normativa includerà "i comportamenti omosessuali, così come travestitismo, e transessualità in minoranze protette da leggi federali".
La nuova legge completa un provvedimento federale del 1968 che punisce chi prende di mira un individuo per la sua razza, religione o nazionalità. Sotto tale disposizione, i magistrati possono comminare pene più severe per crimini motivati dall'odio, e il Dipartimento di giustizia può collaborare con i dipartimenti di polizia nel perseguirli.
Secondo l'Fbi, la polizia giudiziaria statunitense ha riportato 7.624 reati d'odio nel 2007, anno in cui sono disponibili i dati. Metà di questi sono stati a sfondo razziale, e il 17 percento a sfondo omosessuale.
Nonostante la misura rappresenti un passo avanti in un'America ancora dominata da elite conservatrici e tradizionaliste, numerosi attivisti per i diritti degli omosessuali attendono con impazienza che provvedimenti più concreti vengano messi in atto, e rimangono critici nei confronti di Obama per non aver ancora abrogato la legge del "Don't ask, don't tell" (che non consente ai soldati di rivelare apertamente il proprio orientamento sessuale) e il Defense of Marriage Act, che consente agli Stati nei quali i gay non possono sposarsi di non riconoscere coppie gay che hanno contratto matrimonio in Stati dove ciò è consentito.
PeaceReporter - La violenza contro gay, lesbiche, bisessuali e trans da oggi negli Stati Uniti verrà considerata come 'hate crime', un reato ispirato dall'odio. Il provvedimento di legge è stato firmato oggi dal presidente Usa Barack Obama, come emendamento al Defense Authorization Act dopo anni di dispute tra detrattori e sostenitori di un provvedimento in tal senso. Il dibattito sul tema era iniziato nel 1998, quando Matthew Shephard, uno studente gay del college del Wyoming è stato ucciso a causa del suo orientamento sessuale. Da allora è nata una battaglia durata un decennio fra liberal e conservatori che si è conclusa ieri con la firma, dopo la quale Obama ha ricevuto alla Casa Bianca alcuni attivisti gay e i genitori dello studente ucciso. A riguardo, Obama ha detto che "è necessraio comprendere che bisogna opporci ai crimini ispirati all'odio, non solo quando sono diretti alla violenza fisica, ma anche a quella morale, non solo quando inliggono ferite al corpo, ma anche quando producono paura. Bisogna comprendere che i diritti che la Costituzione contempla per ogni cittadino non significano nulla se non vengono tutelati, sia da leggi ingiuste che atti violenti".
A seguito dell'omicidio dello studente del Wyoming, Camera e Senato hanno approvato separatamente l'estensione degli 'hate crimes' numerose volte. Ma i Repubblicani del Congresso hano ripetutamente utilizzato tattiche legislative tese a bloccare i passaggi finali, con la motivazione che la maggior parte di tali crimini ricade in leggi contenute in altri codici. La legge è stata osteggiata da gruppi conservatori come il Traditional Values Coalition, secondo il quale la nuova normativa includerà "i comportamenti omosessuali, così come travestitismo, e transessualità in minoranze protette da leggi federali".
La nuova legge completa un provvedimento federale del 1968 che punisce chi prende di mira un individuo per la sua razza, religione o nazionalità. Sotto tale disposizione, i magistrati possono comminare pene più severe per crimini motivati dall'odio, e il Dipartimento di giustizia può collaborare con i dipartimenti di polizia nel perseguirli.
Secondo l'Fbi, la polizia giudiziaria statunitense ha riportato 7.624 reati d'odio nel 2007, anno in cui sono disponibili i dati. Metà di questi sono stati a sfondo razziale, e il 17 percento a sfondo omosessuale.
Nonostante la misura rappresenti un passo avanti in un'America ancora dominata da elite conservatrici e tradizionaliste, numerosi attivisti per i diritti degli omosessuali attendono con impazienza che provvedimenti più concreti vengano messi in atto, e rimangono critici nei confronti di Obama per non aver ancora abrogato la legge del "Don't ask, don't tell" (che non consente ai soldati di rivelare apertamente il proprio orientamento sessuale) e il Defense of Marriage Act, che consente agli Stati nei quali i gay non possono sposarsi di non riconoscere coppie gay che hanno contratto matrimonio in Stati dove ciò è consentito.
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