mercoledì, novembre 04, 2009
Si è riacceso il dibattito in Inghilterra dopo la vicenda del bambino di un anno, chiamato dalla stampa “Baby RB”, nato con una sindrome che gli impedisce di respirare senza ventilatore.

Radio Vaticana - I genitori sono divisi sul suo destino: la madre appoggia la richiesta dell’ospedale di rivolgersi all’Alta Corte britannica perché vuole spegnere la macchina che lo mantiene in vita; il padre si oppone. Per il nosocomio la qualità di vita del piccolo non giustifica il fatto di mantenerlo in vita. Un responsabile della “Società per la protezione dei bambini non nati”, del movimento per la vita britannico, ha commentato al Sir che in caso di dubbio sulle cure mediche per il paziente, bisogna sempre “decidere con una presunzione a favore della vita”. “Il valore della vita e la sua protezione non dovrebbe mai venire giudicata in base alle opinioni sulla qualità della vita della persona”. (B.C.)


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