lunedì, novembre 02, 2009
Una donna è morta al Cotugno e un'altra al Cardarelli. Sui decessi nel capoluogo campano indagano i carabinieri. LA Croce Rossa consegna martedì un milione e 200 mila dosi di vaccino contro l'influenza A.

Napoli - Sale a 14 il numero delle vittime dell'influenza A in Italia: due nuovi decessi si sono registrati a Napoli, dove il virtus H1N1 ha fatto in tutto otto morti. Una donna di 42 anni, B.S., ricoverata nella rianimazione dell'ospedale Cotugno, è morta lunedì mattina. «Le condizioni cliniche, nonostante il supporto ventilatorio e la terapia sono sempre state gravissime. Il decesso è avvenuto per arresto cardiocircolatorio», spiega la direzione sanitaria. L'altra vittima è una donna di 72 anni, deceduta domenica all'ospedale Cardarelli di Napoli, la cui positività al virus H1N1 è stata accertata solo lunedì. L'anziana era affetta da gravi patologie di tipo respiratorio.

CONTROLLI DEI NAS - I carabinieri del Nas di Napoli hanno acquisito le cartelle cliniche dei pazienti deceduti nel capoluogo campano positivi al test del contagio dell'influenza A H1N1. La documentazione clinica è stata presa negli ospedali «Cotugno» e «Cardarelli» su delega del pm Federico Bisceglia che conduce le indagini sulla morte di Emiliana D'Auria, la bambina di 11 anni deceduta al «Santobono» 40 minuti dopo il ricovero, sulla cui salma l'autopsia, a una prima valutazione e in attesa degli esami istologici, sembra escludere malformazioni cardiache.

VACCINI - I vaccini sono intanto in arrivo: la Croce Rossa Italiana consegnerà infatti martedì in tutta Italia un milione e 200 mila dosi di vaccino contro l'influenza A. Si tratta della terza distribuzione ad opera della Cri che prenderà il via da Pomezia (Roma) e da Milano. L'organizzazione precisa che è stato il ministero della Salute ad incaricarla a provvedere alla distribuzione «facendo affidamento sull'esperienza e sulla autorevolezza in ambito sanitario della organizzazione umanitaria italiana.

A NAPOLI 43 RICOVERI, DI CUI 5 IN RIANIMAZIONE - Al Cotugno di Napoli sono attualmente ricoverati 43 pazienti, 5 dei quali in rianimazione, per il virus H1N1. È quanto rende noto la direzione sanitaria dell'ospedale. Il totale degli accessi al pronto soccorso dell'ospedale da maggio al 30 ottobre 2009 è stato di 2005. Di essi, 852 i casi positivi al test e 153 le persone complessivamente ricoverate.

CASUALITÀ - L'alto numero di decessi dopo il contagio da virus dell'influenza A H1N1 in Campania è però solo «un caso». Ad assicurarlo è il responsabile del servizio epidemiologia dell'Asl Napoli 1 Andrea Simonetti. «Il fatto che qui ci sia oltre la metà dei pazienti infetti deceduti in Italia è dovuto al caso - dice - inoltre al Cotugno di Napoli vengono smistati tutti i pazienti della regione, perchè è l'ospedale specializzato in malattie infettive più grande del Mezzogiorno». Un ruolo nella casualità è giocato anche dal fatto che «nelle aree a maggior concentrazione urbana, quali appunto Napoli, l'addensamento della popolazione determina anche un maggior numero di contagi», aggiunge. In totale, dice Simonetti, in Campania si sono verificati al 29 ottobre 387 casi di contagio, di cui 220 nel capoluogo. «E sui decessi - avverte - è bene osservare che il test rapido, l'unico che in alcuni casi è stato praticato, come in quello della bambina 11enne di Pompei, spesso dà falsi positivi».

APERTA INCHIESTA SULLA MORTE DELLA BIMBA - Intanto il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, commenta la notizia dell'apertura di un fascicolo, a carico di ignoti dopo la morte di Emiliana D'Auria, la bambina di 11 anni di Pompei (Napoli) deceduta al Santobono di Napoli dopo aver contratto l'influenza A. Un «accertamento preliminare per verificare se esistano eventuali ipotesi di reato e che potrà essere utile anche per la salute pubblica. Vogliamo dissipare - aggiunge Lepore - ogni dubbio su questo caso. I risultati dell'autopsia serviranno, oltre che per stabilire se ci siano ipotesi di reato, anche alla sanità per capire effettivamente la natura di questo virus, se e come abbia avuto un ruolo nella morte della bambina, se c'erano malattie pregresse. I parenti hanno detto che la bimba stava bene e non soffriva di alcuna malattia. Per questo vogliamo capire cosa è successo».

RICOVERATA BIMBA IN TERAPIA INTENSIVA NEL LECCHESE - Ma l'influenza A colpisce in tutta Italia. È infatti ricoverata all'ospedale di Merate (Lecco) in terapia intensiva una bambina di tre anni risultata positiva proprio al tampone per il virus H1N1 dell'influenza A. Secondo quanto riporta la struttura, la bambina è giunta al pronto soccorso venerdì 30 ottobre «con i classici sintomi influenzali: febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie». Attualmente la piccola è trattata con terapia antivirale specifica, «che dovrà essere somministrata per altri 4-5 giorni. Il quadro clinico risulta ancora severo - concludono gli specialisti di Merate - anche se, da parte degli operatori sanitari, sussiste un prudenziale ottimismo».

CASO SOSPETTO A ROMA - Un caso sospetto a Roma dove un bimbo di 10 anni è morto domenica sera all'ospedale Villa San Pietro-Fatebenefratelli. Esami sono in corso per capire se il piccolo, affetto da una pleuropolmonite batterica, avesse contratto il virus H1N1.

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