La Conferenza episcopale polacca ha fortemente criticato la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo emessa il 3 novembre scorso sul Crocifisso.
Radio Vaticana - In un comunicato emesso subito dopo l’Assemblea plenaria, che si è tenuta ieri, presso il santuario mariano nazionale di Jasna Gora a Czestochowa, i vescovi hanno sottolineato che "la Croce è un’espressione di amore e di devozione per gli altri. Non è un simbolo sacro solamente per tutti i cristiani, ma costituisce anche una componente importante dell'identità della cultura europea". È anche "presente nei simboli nazionali di molti Paesi e organizzazioni". Per questo, - riferisce l'agenzia Sir - i vescovi ne sottolineano la “dimensione universale". Secondo l’episcopato polacco, la difesa del Crocifisso “è un compito per tutti noi", perché "i diritti della minoranza non-credente deve andare di pari passo con il dovere di rispettare i diritti della maggioranza dei credenti". "Non si può ferire i sentimenti di persone per le quali la Croce è un simbolo dei valori più alti.
Occorre rispettare il diritto di espressione pubblica delle loro convinzioni religiose”. Nel corso di una conferenza stampa l'arcivescovo Jozef Michalik, presidente della Conferenza episcopale, ha detto che su queste questioni, i vescovi e i cattolici “non possono tacere”.
Radio Vaticana - In un comunicato emesso subito dopo l’Assemblea plenaria, che si è tenuta ieri, presso il santuario mariano nazionale di Jasna Gora a Czestochowa, i vescovi hanno sottolineato che "la Croce è un’espressione di amore e di devozione per gli altri. Non è un simbolo sacro solamente per tutti i cristiani, ma costituisce anche una componente importante dell'identità della cultura europea". È anche "presente nei simboli nazionali di molti Paesi e organizzazioni". Per questo, - riferisce l'agenzia Sir - i vescovi ne sottolineano la “dimensione universale". Secondo l’episcopato polacco, la difesa del Crocifisso “è un compito per tutti noi", perché "i diritti della minoranza non-credente deve andare di pari passo con il dovere di rispettare i diritti della maggioranza dei credenti". "Non si può ferire i sentimenti di persone per le quali la Croce è un simbolo dei valori più alti.
Occorre rispettare il diritto di espressione pubblica delle loro convinzioni religiose”. Nel corso di una conferenza stampa l'arcivescovo Jozef Michalik, presidente della Conferenza episcopale, ha detto che su queste questioni, i vescovi e i cattolici “non possono tacere”.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.