giovedì, febbraio 04, 2010
Il 67,5% degli abitanti di Gaza è favorevole ad un accordo di pace con Israele, ed il 52,8 giudica possibile la pace tra israeliani e palestinesi quando i bambini di oggi diventeranno adulti.

Radio Vaticana - Sono alcuni dei dati che emergono da un sondaggio – di cui riferisce l’agenzia Sir - del Palestinian Center for Public Opinion (Pcpo), diretto da Nabil Kukali, cristiano, docente alla Hebron University, in Cisgiordania. L’indagine è stata condotta su un campione di 1450 abitanti della Striscia dai 18 anni in su. Il 51,2% degli intervistati definisce “cattiva” la situazione economica della Striscia, con problemi legati alla sicurezza (38,3), al lavoro (23), alla salute (16,2), al futuro in generale (22,5). Tant’è che il 40,2% emigrerebbe se si aprissero le frontiere. Sulla divisione tra Hamas e Fatah il risultato parla chiaro: per il 48,2% la riunificazione tra le due fazioni è “priorità assoluta”, ancor più della ricostruzione dopo la distruzione operata dagli israeliani (21,2) e dell’apertura delle frontiere (29). Per riunificare Fatah e Hamas servono “seri negoziati” (48,1). In chiave elettorale risultano, infine, interessanti le indicazioni di voto degli intervistati: “il 27% sceglierebbe l’attuale presidente Mahmoud Abbas, il 15,3 il leader di Fatah in prigione in Israele, Marwan Barghouti, seguono distanziati gli esponenti di Hamas, l’ex premier Ismail Haniyeh (9,8) e Khaled Mishal (2).


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