lunedì, febbraio 08, 2010
L’acqua “fonte di vita” è un bene comune che appartiene a tutti gli esseri umani e ad ogni specie vivente; l’accesso all’acqua è un diritto umano, universale, inalienabile; la proprietà, il governo e il controllo dell’acqua, in particolare della gestione e dei servizi idrici, devono restare pubblici; l’accesso all’acqua deve contribuire al rafforzamento della solidarietà tra i popoli, le comunità, i paesi, nel rispetto dei diritti umani.

Agenzia Misna - Sono questi alcuni tra i più significativi punti della ‘Carta etica della solidarietà internazionale per all’accesso all’acqua’ presentata al Parlamento Europeo a Bruxelles dal Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale (Cipsi), sigla che raccoglie 45 organizzazioni non governative italiane. “Le indicazioni contenute nel documento – ha detto Guido Barbera, presidente di Cipsi – sottolineano con urgenza la necessità di un uso sostenibile di quello che deve essere considerato il bene più prezioso del pianeta. Mentre oggi nel mondo il 12% della popolazione usa e spreca l’85% delle risorse idriche, l’accesso partecipato all’acqua può infatti contribuire al rafforzamento della solidarietà tra i popoli, le comunità, i paesi”. La Carta etica dell’acqua sarà proposta, perché la adottino, a enti e istituzioni, quale strumento ispiratore per futuri bandi e per la definizione di criteri di ammissione di progetti relativi all’acqua.


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