venerdì, marzo 26, 2010
Lo Status of the global climate dalla Wmo segnala che, nel quadro del riscaldamento globale delle temperature avvenuto anche nel 2009, sono comunque molto evidenti delle disparità regionali e questo anche a dimostrazione di quanto ancora poco sappiamo della "macchina climatica" del nostro pianeta e degli effetti che produce il global warming.

GreenReport - Il 2009 è stato in media più caldo in tutta l'Europa e nel Medio Oriente, mentre la Cina ha registrato il terzo anno più caldo dal 1951, con il record in alcune regioni. Il 2009 era iniziato con temperature miti nel nord Europa e in gran parte dell'Asia, mentre le temperature in Europa centrale ed occidentale, in Russia e nella regione dei Grandi Laghi americani era inferiore alla media. Le primavera del 2009 è stata calda in Europa ed Asia, anche estremamente calda in aprile in Germania, Repubblica Ceca ed Austria, con temperature record di 5 gradi sopra la media stagionale. Anche l'estate è stata più calda del normale in Europa soprattutto a sud. La Spagna ha avuto la sua terza estate più calda dopo il 2003 e il 2005, mentre l'Italia a luglio (ma ce lo siamo già scordato) è stata colpita da una forte ondata di calore con temperature anche superiori ai 40 gradi, fino a 45°.Altre ondate di calore hanno colpito Gran Bretagna, Francia, Belgio e Germania ed alcune stazioni di rilevamento norvegesi hanno registrato nuovi record assoluti di caldo. In India a maggio il caldo estremo ha fatto almeno 150 vittime e la Cina del nord a giugno ha subito prolungati periodi con massime giornaliere sopra i 40°.

A luglio è toccato anche a numerose città canadesi polverizzare ogni precedente record delle temperature, in particolare Vancouver e Victoria sono arrivate a 34,4 e 35°, mentre in Alaska si è registrato il secondo luglio più caldo della storia. L'autunno è stato invece molto freddo in gran parte degli Usa (con il terzo ottobre più freddo dall'inizio delle rilevazioni -2,2°), lo stesso è accaduto in Scandinavia, con temperature medie tra i -2 e i -4°.

Dall'altra parte del mondo l'autunno australe (da marzo a maggio) è stato invece estremamente caldo in n Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile con temperature massime oscillanti tra i 30 e i 40° e molti record locali battuti. Eventi estremi nel nord e nel centro dell'Argentina dove le temperature a novembre hanno superato i 40° per poi diventare anormalmente fredde a sud anche con precipitazioni nevose rarissime nell'area. Il 2009 è stato anche il terzo anno più caldo che abbia conosciuto l'Australia, con tre eccezionali ondate di calore che hanno colpito il sud-est tra gennaio e febbraio e in novembre e le regioni subtropicali orientali ad agosto.

Il caldo estremo ha favorito gli incendi che hanno provocato la morte di 173 persone. Lo Stato del Victoria ha registrato il record assoluto di caldo: 48,8°, però l'estate australe è stata fresca al nord dell'Australia con 3 o 4 gradi sotto la media. Ha fatto seguito un inverno estremamente mite in tutta l'isola-continente con temperature di 6 o 7 gradi sopra la media. Alla fine il 2009 ha segnato in Australia 3,2° in più in media.

La Cina è stata colpita dalla peggiore siccità degli ultimi 50 anni (che sta continuando ancora in alcune regioni)con il drammatico abbassamento del livello di grandi fiumi come il Gan e lo Xiangjiang. In India il monsone più debole mai registrato dal 1972 si è tradotto in una siccità che ha colpito il 40% dei distretti del Paese, particolarmente a nord-ovest ed a nord-est.

In Africa orientale la siccità ha portato la fame e in Kenya ha avuto gravi conseguenze per il bestiame e sulla produzione di mais che è calata del 40%.

A settembre una siccità eccezionale ha colpito il Messico e gli Usa meridionali. Nell'Argentina centrale la siccità ha avuto conseguenze molto gravi per agricoltura, allevamento e risorse idriche.

A gennaio la tempesta-tropicale Klaus, la peggiore degli ultimi 10 anni, ha colpito Spagna e Francia, con una forza assimilabile a quella di un uragano di categoria 3 e tempeste invernali hanno provocato un po' in tutta Europa abbondanti nevicate con gravi danni. A primavera la Germania è stata colpita da una serie continua di tempeste, forti piogge, gelate che hanno provocato gravi perdite economiche. A settembre violente e prolungate piogge si sono abbattute su diversi Paesi del Mediterraneo, con più di 300 mm. di pioggia registrati nel sud-est della Spagna, dove le medie annuali non superano i 450 mm. Lo stesso fenomeno si è verificato, con gravi danni alle infrastrutture, in diverse regioni dell'Africa settentrionale, sp soprattutto in Algeria, Marocco e Tunisia, mentre le piogge più abbondanti degli ultimi 80 anni hanno devastato il nord-ovest della Turchia. A novembre è stata la volta delle alluvioni in Gran Bretagna, con un nuovo record delle precipitazioni in 24 ore.

All'inizio dell'anno le piogge torrenziali hanno provocato in Colombia numerose frane e grandi inondazioni. Lo stesso è accaduto tra aprile e maggio in Brasile, mentre a giugno sull'Argentina si è abbattuta la peggiore tempesta di neve degli ultimi 15 anni. Le piogge della primavera australe, con precipitazioni record di 500 mm, a novembre hanno provocati o alluvioni in 'Argentina, sud del Brasile e Uruguay.

In Canada, l'Ontario è stato colpito da un'anomala successione di tornado che hanno fatto diverse vittime. In tutto il nord America sono aumentate valanghe e frane e negli Usa le pianure del nord hanno conosciuto inondazioni record ed ottobre è stato il mese più piovoso degli ultimi 115 anni.

In novembre l'America centrale è stata spazzata dall'uragano Ida e che ad El Salvador ha fatto 192 vittime

In Asia dopo la siccità, a settembre ed ottobre sono arrivate gravi inondazioni provocate da piogge incessanti che hanno causato 250 morti e decine di migliaia di sfollati. La Cina del nord a novembre ha dovuto fare i conti con nevicate eccezionali e freddo polare che ha devastato anche gli allevamenti in Mongolia.

A settembre le inondazioni hanno colpito almeno 100.000 persone nell'Africa occidentale con una situazione drammatica in Burkina Faso, dove ci sono state precipitazioni record che b non si registravano da almeno 90 anni. Più a sud, in Zambia e Namibia, I fiumi in piena hanno travolto abitazioni, coltivazioni e costretto fuori dalle loro case un milione di persone.

Anche l'arida Australia, soprattutto le regioni costiere del Queensland e del Nuovo Galles del Sud, ha conosciuto piogge torrenziali con precipitazioni giornaliere fino ad oltre 300 mm, poi a tra settembre ed ottobre la stessa area è stata colpita da enormi tempeste di sabbia.

Il 2009 è stata una buona stagione per gli uragani nell'Atlantico: la più mite dal 1997, probabilmente grazie agli effetti di El Niño, che non favorisce la formazione di cicloni. E' andata molto peggio con gli uragani del Pacifico: le inondazioni catastrofiche provocate dai tifoni Ketsana e Parma hanno provocato più di 900 morti nelle Filippine; il tifone Morakot a Taiwan ha ucciso almeno 400 persone e danneggiato pesantemente l'agricoltura e le infrastrutture.


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