venerdì, aprile 30, 2010
“L’Expo 2010 Shanghai è ora aperta!” ha detto il presidente cinese mentre il cielo della città si illuminava di uno spettacolare arcobaleno di luci laser e fuochi artificiali.

Agenzia Misna - Nel centro culturale della grande esposizione venivano suonati gli inni nazionali e sventolavano le bandiere dei 189 paesi - in gran parte dal Sud del mondo - che in sei mesi parteciperanno all’iniziativa, a cui Pechino, per la sua immagine internazionale, sembra attribuire un’importanza simile a quella delle Olimpiadi del 2008. Una galleria di artisti, tra cui il Soweto Gospel Choir sudafricano e il tenore italiano Andrea Bocelli, ha quindi dato vita a una serata di gala nella cui cornice, sia pur con un tono più sobrio, hanno trovato posto anche due orfani che, sopravvissuti al terremoto che due settimane fa ha fatto 2200 vittime nel nord-ovest del paese, indossavano abiti tibetani. Nel fiume Huangpu, illuminato a giorno per tre chilometri e mezzo, sono stati immessi 6000 galleggianti che, illuminati con led, riproducevano pesci. L’aria “ Nessun dorma“ della Turandot di Puccini, eseguita da Bocelli e “Lode alla gioia” di Beethoven hanno concluso la straordinaria inaugurazione che non sembra aver sofferto per le proteste dei difensori dei diritti umani a favore dei dissidenti, le eccezionali misure di sicurezza e le voci su accreditamenti negati a giornalisti di Hong Kong.


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