L'autorità per l'aviazione civile irlandese ha confermato oggi la riapertura dello spazio aereo e la ripresa dei voli a partire alle 14:00 ora italiana.
Ansa.it - Sono stati autorizzati a riaprire gli scali di Dublino, Shannon, Cork, Knock, Donegal, Waterford e Kerry. Ieri l'Irlanda aveva annunciato una nuova chiusura dello spazio aereo a causa delle ceneri vulcaniche sprigionatesi dall'eruzione in Islanda, che aveva provocato la paralisi dei voli sull'Europa due settimane fa. Le autorità hanno aggiunto che nei prossimi giorni la situazione sarà monitorata con ulteriore attenzione perché secondo le previsioni i venti continueranno a trasportare le ceneri vulcaniche.
Il vulcano islandese che il mese scorso ha bloccato i cieli d'Europa per una settimana torna a farsi notare tenendo a terra gli aerei oggi. L'autorità per l'aviazione civile irlandese (Iaa) ha annunciato il blocco di tutti i voli da e per l'Irlanda dalle 06:00 alle 12:00 Gmt (dalle 8 alle 14 ora italiana), a causa di uno spostamento verso sud della nube di cenere proveniente dal vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull.
La Iaa precisa però che la misura non riguarda i voli che sorvolano il Paese né si prevedono problemi per gli aeroporti nel sud dell'Inghilterra, compresi quelli di Londra. Viene sottolineato che i voli nell'Europa continentale saranno normali. L'Irlanda però "si trova in una zona in cui si prevede una concentrazione di ceneri che supera il livello accettabile per i costruttori di motori" di aerei, ha avvertito la Iaa. Il traffico aereo del continente era stato bloccato per sei giorni per evitare che la cenere dell'eruzione, entrando nei motori dei velivoli, causasse incidenti: furono cancellati circa centomila voli e più di otto milioni di passeggeri rimasero a terra. Miliardari i costi per le compagnie aeree europee, stimati in 1,5-2,5 miliardi di euro dalla Commissione Ue.
Ansa.it - Sono stati autorizzati a riaprire gli scali di Dublino, Shannon, Cork, Knock, Donegal, Waterford e Kerry. Ieri l'Irlanda aveva annunciato una nuova chiusura dello spazio aereo a causa delle ceneri vulcaniche sprigionatesi dall'eruzione in Islanda, che aveva provocato la paralisi dei voli sull'Europa due settimane fa. Le autorità hanno aggiunto che nei prossimi giorni la situazione sarà monitorata con ulteriore attenzione perché secondo le previsioni i venti continueranno a trasportare le ceneri vulcaniche.
Il vulcano islandese che il mese scorso ha bloccato i cieli d'Europa per una settimana torna a farsi notare tenendo a terra gli aerei oggi. L'autorità per l'aviazione civile irlandese (Iaa) ha annunciato il blocco di tutti i voli da e per l'Irlanda dalle 06:00 alle 12:00 Gmt (dalle 8 alle 14 ora italiana), a causa di uno spostamento verso sud della nube di cenere proveniente dal vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull.
La Iaa precisa però che la misura non riguarda i voli che sorvolano il Paese né si prevedono problemi per gli aeroporti nel sud dell'Inghilterra, compresi quelli di Londra. Viene sottolineato che i voli nell'Europa continentale saranno normali. L'Irlanda però "si trova in una zona in cui si prevede una concentrazione di ceneri che supera il livello accettabile per i costruttori di motori" di aerei, ha avvertito la Iaa. Il traffico aereo del continente era stato bloccato per sei giorni per evitare che la cenere dell'eruzione, entrando nei motori dei velivoli, causasse incidenti: furono cancellati circa centomila voli e più di otto milioni di passeggeri rimasero a terra. Miliardari i costi per le compagnie aeree europee, stimati in 1,5-2,5 miliardi di euro dalla Commissione Ue.
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