I negoziati di pace indiretti tra israeliani e palestinesi si trasformeranno alla fine in "negoziati diretti": parola del presidente statunitense Barack Obama, che ieri alla Casa Bianca ha ricevuto il premier israeliano Benyamin Netanyahu
RadioVaticana - Ma dall’Autorità nazionale palestinese si chiedono prima “risposte sulle questioni delle frontiere e della sicurezza''. Il servizio di Graziano Motta.
Con l’appoggio degli Stati Uniti e la disponibilità del primo ministro israeliano Netanyahu a iniziare subito negoziati diretti e a trovare un accordo politico con l’Anp, sembrano ricuciti gli strappi delle ultime settimane tra Washington e Tel Aviv e soprattutto sembrano riaccendersi le speranze di pace in Medio Oriente. Bastano queste aperture effettivamente per migliorare il clima generale tenendo conto del freno posto dall’Anp? Gabriella Ceraso lo ha chiesto ad Antonio Ferrari, inviato speciale e analista del Corriere della Sera.
RadioVaticana - Ma dall’Autorità nazionale palestinese si chiedono prima “risposte sulle questioni delle frontiere e della sicurezza''. Il servizio di Graziano Motta.
Con l’appoggio degli Stati Uniti e la disponibilità del primo ministro israeliano Netanyahu a iniziare subito negoziati diretti e a trovare un accordo politico con l’Anp, sembrano ricuciti gli strappi delle ultime settimane tra Washington e Tel Aviv e soprattutto sembrano riaccendersi le speranze di pace in Medio Oriente. Bastano queste aperture effettivamente per migliorare il clima generale tenendo conto del freno posto dall’Anp? Gabriella Ceraso lo ha chiesto ad Antonio Ferrari, inviato speciale e analista del Corriere della Sera.
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