mercoledì, luglio 07, 2010
Una ricerca del King's College di Londra, diretta dal dottor Madhav Thambisetty e descritta dal "Daily Telegraph". Alti livelli della proteina clusterina fanno da araldo della malattia.

NewsFood - Un test in grado di prevedere l'Alzheimer, fino a 10 anni prima della sua manifestazione effettiva. Questo il prodotto di una ricerca (ancora in corso) del King's College di Londra, diretta dal dottor Madhav Thambisetty e descritta dal "Daily Telegraph" (oltreché pubblicata su "Archives of General Psychiatry"). Gli scienziati britannici hanno lavorato con diversi soggetti, sia sani che malati di Alzheimer (stadio iniziale ed avanzato), seguendoli per 10 anni e sottoponendoli ad esami regolari. E' così emerso come alti livelli della proteina clusterina fossero il primo segnale della comparsa della malattia, in grado di apparire nel corpo con anni di anticipo rispetto ai sintomi veri e propri. Perciò, spiegano gli esperti, un esame del sangue ad hoc sarebbe in grado di avvertire il paziente in anticipo.


Nonostante le potenzialità interessanti, il lavoro del King's College ha suscitato in patria due grandi interrogativi.

Il primo è di tipo tecnico: come ammettono gli stessi ricercatori, serviranno almeno altri 5 anni prima che il loro test sia realizzato.

Il secondo è di tipo morale: alcuni medici si chiedono infatti quanto sia opportuno informare un paziente che sul suo capo penda una sorta di "condanna a morte". Al momento, infatti, le terapie contro l'Alzheimer hanno un effetto relativo.

Fonte: Rebecca Smith, "Discovery paves way for blood test to predict Alzheimer's disease", Telegraph

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