Parte dal Sacro convento di Assisi il tour di arte “Tesori da L’Aquila” per la raccolta fondi ad un anno dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo e in particolare la città de L’Aquila.
Agenzia SIR - Da oggi sarà possibile visitare, fino al 15 settembre, le opere più rappresentative dell’arte di fine milleottocento della cultura abruzzese. Dalla culla del francescanesimo un percorso che raggiungerà le principali capitali del mondo, per far conoscere i capolavori d’arte custoditi in Abruzzo in un’ottica di sensibilizzazione alla solidarietà e fraternità universale. Per mons. Giuseppe Molinari, arcivescovo de L’Aquila, “l’arte unisce i popoli e richiama l’attenzione sulla ferita enorme che ha colpito la città de L’Aquila” e “questa mostra è un modo per far conoscere l’arte abruzzese e soprattutto per sensibilizzare le genti alla solidarietà”.
Dal canto suo padre Giuseppe Piemontese, custode del Sacro Convento di Assisi, ricorda che “i milioni di pellegrini e di turisti, che ogni anno, nel nome di Francesco d’Assisi, si danno appuntamento in questa città, centro della spiritualità, dell’arte e del dialogo tra uomini e donne di culture e religioni diverse avranno modo di ammirare i tesori di una terra a sua volta ricca di cultura e permeata di spirito francescano”.
Agenzia SIR - Da oggi sarà possibile visitare, fino al 15 settembre, le opere più rappresentative dell’arte di fine milleottocento della cultura abruzzese. Dalla culla del francescanesimo un percorso che raggiungerà le principali capitali del mondo, per far conoscere i capolavori d’arte custoditi in Abruzzo in un’ottica di sensibilizzazione alla solidarietà e fraternità universale. Per mons. Giuseppe Molinari, arcivescovo de L’Aquila, “l’arte unisce i popoli e richiama l’attenzione sulla ferita enorme che ha colpito la città de L’Aquila” e “questa mostra è un modo per far conoscere l’arte abruzzese e soprattutto per sensibilizzare le genti alla solidarietà”.
Dal canto suo padre Giuseppe Piemontese, custode del Sacro Convento di Assisi, ricorda che “i milioni di pellegrini e di turisti, che ogni anno, nel nome di Francesco d’Assisi, si danno appuntamento in questa città, centro della spiritualità, dell’arte e del dialogo tra uomini e donne di culture e religioni diverse avranno modo di ammirare i tesori di una terra a sua volta ricca di cultura e permeata di spirito francescano”.
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