“Un tempo per sé, un tempo per l’altro”: è il tema scelto quest’anno dall’Azione Cattolica per i classici appuntamenti dell’estate che vedono in questi giorni protagonisti i giovani, i ragazzi e gli adulti di AC.
Radio Vaticana - Proprio ieri, 26 luglio, è partito il campo estivo dei membri di équipe dell’Azione cattolica ragazzi che si radunano a Pietralba, in provincia di Bolzano. Davide Dionisi ha chiesto al Presidente nazionale, Franco Miano, quali sono le novità della stagione in corso (ascolta):
R. – Si tratta di un anno importante, specie per i giovani ed i ragazzi, perché l’estate in cui ci si prepara al grande incontro con il Papa in Piazza San Pietro, il 30 ottobre; un incontro importante per tutta l’Azione Cattolica, per dire a tutti l’impegno per le nuove generazioni. Un impegno che continua nella linea di una tradizione ma che è un impegno ancora più attuale oggi e per il futuro. Un impegno importante, perché è un modo per rispondere alla sfida educativa.
D. – Tanti anche i temi, oltre a quelli classici, sempre al centro dell’impegno dell’Azione Cattolica; tra questi, cito la sfida educativa nei legami familiari. Quest’anno, però, ce n’è uno in particolare: “Tutta mia la città” …
R. – Questo tema ci dice fondamentalmente l’urgenza, come tante volte anche il Santo Padre ha richiamato, di un impegno dei cattolici per la vita della città, un impegno a tutto campo. E in questo senso l’Azione Cattolica italiana, insieme al Forum internazionale dell’Azione Cattolica, il Fiac, vuole sottolineare con forza il senso vivo dell’avere a cuore tutta la realtà. Il mondo, la realtà, il Paese ci sono affidati e come cattolici non possiamo tirarci indietro affinché sia pensata una vita sociale e politica che sappia mettere al centro il rispetto della persona nella integralità di tutte le dimensioni della vita e la ricerca viva e concreta del bene comune.
D. – Presidente, torno sul tema principale: perché l’estate è un tempo per sé e per gli altri?
R. – Intanto, è un tempo di sosta e sappiamo quanto sia significativo per ciascuno di noi riuscire a ritrovare l’intensità di momenti di incontro con il Signore, l’intensità di momenti in cui ritrovare il senso stesso della propria esistenza, delle scelte più importanti che ciascuno ha compiuto. Nello stesso tempo, è un’occasione importante per la vita comune, perché è un’occasione che io non vivo da solo ma che vivo con gli altri. Questo vale tanto più per un’associazione, perché essere associazione oggi significa fondamentalmente riuscire a mettere da parte elementi particolaristici, individualistici e riuscire a pensare che è possibile un cammino con gli altri. In fondo, l’associazione vuol essere in piccolo quello che in grande è l’intera comunità ecclesiale. E allora, un’esperienza estiva vissuta bene, un’esperienza estiva vissuta insieme è esperienza di comunità.
Radio Vaticana - Proprio ieri, 26 luglio, è partito il campo estivo dei membri di équipe dell’Azione cattolica ragazzi che si radunano a Pietralba, in provincia di Bolzano. Davide Dionisi ha chiesto al Presidente nazionale, Franco Miano, quali sono le novità della stagione in corso (ascolta):
R. – Si tratta di un anno importante, specie per i giovani ed i ragazzi, perché l’estate in cui ci si prepara al grande incontro con il Papa in Piazza San Pietro, il 30 ottobre; un incontro importante per tutta l’Azione Cattolica, per dire a tutti l’impegno per le nuove generazioni. Un impegno che continua nella linea di una tradizione ma che è un impegno ancora più attuale oggi e per il futuro. Un impegno importante, perché è un modo per rispondere alla sfida educativa.
D. – Tanti anche i temi, oltre a quelli classici, sempre al centro dell’impegno dell’Azione Cattolica; tra questi, cito la sfida educativa nei legami familiari. Quest’anno, però, ce n’è uno in particolare: “Tutta mia la città” …
R. – Questo tema ci dice fondamentalmente l’urgenza, come tante volte anche il Santo Padre ha richiamato, di un impegno dei cattolici per la vita della città, un impegno a tutto campo. E in questo senso l’Azione Cattolica italiana, insieme al Forum internazionale dell’Azione Cattolica, il Fiac, vuole sottolineare con forza il senso vivo dell’avere a cuore tutta la realtà. Il mondo, la realtà, il Paese ci sono affidati e come cattolici non possiamo tirarci indietro affinché sia pensata una vita sociale e politica che sappia mettere al centro il rispetto della persona nella integralità di tutte le dimensioni della vita e la ricerca viva e concreta del bene comune.
D. – Presidente, torno sul tema principale: perché l’estate è un tempo per sé e per gli altri?
R. – Intanto, è un tempo di sosta e sappiamo quanto sia significativo per ciascuno di noi riuscire a ritrovare l’intensità di momenti di incontro con il Signore, l’intensità di momenti in cui ritrovare il senso stesso della propria esistenza, delle scelte più importanti che ciascuno ha compiuto. Nello stesso tempo, è un’occasione importante per la vita comune, perché è un’occasione che io non vivo da solo ma che vivo con gli altri. Questo vale tanto più per un’associazione, perché essere associazione oggi significa fondamentalmente riuscire a mettere da parte elementi particolaristici, individualistici e riuscire a pensare che è possibile un cammino con gli altri. In fondo, l’associazione vuol essere in piccolo quello che in grande è l’intera comunità ecclesiale. E allora, un’esperienza estiva vissuta bene, un’esperienza estiva vissuta insieme è esperienza di comunità.
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