giovedì, luglio 15, 2010
L'Avis ha lanciato la campagna estiva per la raccolta di sangue. Con lo slogan "Tutti dovremmo farlo" l'associazione di volontariato lancia un accorato appello.

Radio Vaticana - In estate si assiste ad un forte calo di donazioni. La partenza per le vacanze contribuisce infatti a interrompere i consueti flussi di raccolta, mentre il bisogno di sangue non si arresta e anzi si fa sempre più urgente, come conferma al microfono di Linda Giannattasio, il dottor Vincenzo Saturni, presidente nazionale Avis (ascolta):

R. – Quando noi parliamo di terapia trasfusionale intendiamo una terapia molto importante, che ha visto negli ultimi anni una necessità aumentata. Questa necessità che riguarda sia i pazienti che hanno condizioni di emergenza, ma anche tutti i pazienti con anemie croniche, chiaramente non diminuisce anche nel periodo estivo. Dall’altro lato è chiaro che il periodo estivo è il momento in cui i nostri donatori pensano alle proprie vacanze. Risulta importante ricordare a tutti i donatori, prima di partire per le vacanze, di recarsi per donare il proprio sangue. Chi ancora non lo avesse pensato pensi a fare questo gesto, innocuo per ognuno di noi. Può essere significativo per salvare delle vite e per migliorare la qualità di vita di molti ammalati che, quotidianamente, hanno bisogno di trasfusioni.


D. – In estate aumentano inoltre anche le richieste improvvise?



R. – Sì, possibili incidenti possono far aumentare l’emergenza ed anche i fabbisogni trasfusionali. Quindi è chiaro che avere adeguate scorte di sangue disponibili, è un ulteriore passaggio importante per garantire che anche in queste situazioni il paziente non si trovi sprovvisto di una terapia che può rivelarsi salvavita.



D. – Come è possibile donare e chi può donare? Quali sono le regole più importanti?



R. – Tutti i servizi trasfusionali d’Italia sono disponibili e pronti per recuperare le richieste per diventare nuovi donatori. Bisogna avere almeno 18 anni compiuti, pesare almeno più di 50 kg, essere in buone condizioni di salute, cioè non avere malattie croniche, non avere cure croniche e stare attenti a fenomeni recenti, come viaggi in alcuni Paesi del mondo, interventi chirurgici, esami endoscopici, tatuaggi, forature orecchie, assunzioni di farmaci, che vengono valutati dal medico responsabile della selezione del donatore, che ha soprattutto due obiettivi: salvaguardare la salute di chi dona e salvaguardare la salute di chi poi riceve il sangue.



D. – Quale è dunque l’appello che vi sentite di lanciare?



R. - Diventate donatori di sangue perché è un gesto altruistico molto semplice, ma è significativo per la vita di tante persone.


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