Un centinaio di persone è rimasta intossicata, alcuni in modo grave, a causa di una fuga di gas cloro proveniente da un deposito davanti alla dogana del porto di Mumbai.
Agenzia Misna - Alzatasi a notte fonda, la nube ha investito le camere dove stavano dormendo gli studenti del Lal Bahadur Shastri College che hanno chiamato soccorsi lamentando dolori agli occhi, bruciore sulla pelle e difficoltà respiratorie; i vigili del fuoco sono intervenuti individuando la perdita da decine di recipienti di metallo contenti cloro da anni depositati in un container sotto il sole. Circa 60 persone, tutti studenti e operai del porto, sono state trattenute nel vicino ospedale Sir JJ e sette sono ricoverate in terapia intensiva in condizioni gravi; le notizie diffuse dalla televisione hanno riferito del decesso di tre intossicati, ma la notizia non è stata confermata da fonti ospedaliere. Cinquecento residenti dell’area sono stati fatti evacuare, mentre i vigili stanno cercando di neutralizzare la sostanza acida con getti di soda caustica. In una nota, la dogana indiana riferisce che il materiale, trattenuto nel deposito a qualche chilometro dalle banchine, era stato lasciato lì dai proprietari dal 1997.
Agenzia Misna - Alzatasi a notte fonda, la nube ha investito le camere dove stavano dormendo gli studenti del Lal Bahadur Shastri College che hanno chiamato soccorsi lamentando dolori agli occhi, bruciore sulla pelle e difficoltà respiratorie; i vigili del fuoco sono intervenuti individuando la perdita da decine di recipienti di metallo contenti cloro da anni depositati in un container sotto il sole. Circa 60 persone, tutti studenti e operai del porto, sono state trattenute nel vicino ospedale Sir JJ e sette sono ricoverate in terapia intensiva in condizioni gravi; le notizie diffuse dalla televisione hanno riferito del decesso di tre intossicati, ma la notizia non è stata confermata da fonti ospedaliere. Cinquecento residenti dell’area sono stati fatti evacuare, mentre i vigili stanno cercando di neutralizzare la sostanza acida con getti di soda caustica. In una nota, la dogana indiana riferisce che il materiale, trattenuto nel deposito a qualche chilometro dalle banchine, era stato lasciato lì dai proprietari dal 1997.
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