martedì, luglio 13, 2010
Il club rivale del Barcellona ringrazia sul suo sito ufficiale il centrocampista blaugrana, autore della rete che ha sancito il trionfo della "Roja": "La maglietta col ricordo di Dani è stato un gesto indimenticabile". Pronta un'ovazione per Andres nel prossimo derby.

La Gazzetta dello Sport - Non se l’aspettava nessuno, e per questo il messaggio di Iniesta è arrivato dritto al cuore dell’Espanyol. Quella maglietta con dedica all’amico Dani Jarque mostrata al mondo intero nel momento più importante della storia del calcio spagnolo ha fatto piangere la comunità "perica", la famiglia del club rivale del Barcellona.

IL DERBY — Altro che derby, altro che rivalità cittadina, altro che fanciullesche e acide polemiche tra due presidenti, Laporta e Sanchez Llibre, che neanche si parlavano. Andres è un tipo particolare, uno che vive un derby caratteriale dentro di se: la parte mite, schiva, timida lo vorrebbe portare il più lontano possibile dai riflettori. Però il suo talento puro fa sì che si ritrovi spesso a scrivere pezzi di storia calcistica: il gol di Stamford Bridge lo scorso anno, quello di Soccer City domenica sera. “Se lo sapevo, non segnavo”, sono state le sue prime parole ieri alla Moncloa, la sede del governo spagnolo. Era appena stato spinto (letteralmente) dai compagni verso il microfono liberato dal Primo Ministro Zapatero, suo fan confesso.

IL RICORDO — “A Dani glielo dovevo – ha raccontato al Periodico de Catalunya –. Sinora non avevo avuto la possibilità di rendergli omaggio, e se lo meritava. Volevo condividere questa immensa felicità con lui, con i suoi familiari, con la sua gente, con tutti. Per questo, prima che cominciasse la partita mi sono messo la maglietta”. Una gesto premeditato che ha aperto il cuore della famiglia di Dani e dell’Espanyol. Ancora stamattina, martedì, il sito del club si apriva con la foto di Iniesta e la sua dedica all’ex capitano del club biancazzurro.

La dedica di Iniesta a Jarque. Ap
La dedica di Iniesta a Jarque. Ap

GRAZIE ANDRES — Ieri l’Espanyol è tornato al lavoro e i giocatori hanno raccontato la propria emozione. “Sapevo che Andres e Dani erano amici – ha raccontato Corominas – però non mi aspettavo una cosa del genere. Già ero mezzo commosso per il gol, quando ho visto la maglia ho cominciato a piangere e non ho smesso fino alla fine della partita. È stato un gesto meraviglioso, una sorpresa bellissima”. E Mosies Hurtado: “Gli fa onore. In un momento così, ricordarsi di Dani… Ci ha fatto emozionare tutti. Dopo l’allegria, l’euforia per il gol della tua nazionale un messaggio così ti fa tornare sulla terra. Un gesto insuperabile”.

MORTE IMPROVVISA — Iniesta e Jarque si erano conosciuti nelle giovanili della Spagna. Il difensore dell’Espanyol era più grande di 16 mesi, colmati dalla precocità del piccolo genio di Fuentealbilla. Dani è morto l’8 agosto del 2009 a Coverciano, dove l’Espanyol era in ritiro in vista di un’amichevole con la Fiorentina. Era in camera sua, al telefono con la moglie incinta. Ennesimo caso di morte improvvisa tra i calciatori, a due anni di distanza da quello di Antonio Puerta, il ragazzo del Siviglia ricordato a Johannesburg dall’amico Sergio Ramos.

OVAZIONE — “E’ la prima volta che un culé mi fa piangere” ha scritto un tifoso dell’Espanyol su un forum biancazzurro dove è già stata accolta l’idea di una grande ovazione per l’8 del Barça al primo derby. “Un ricordo indimenticabile”, si legge sul sito del club. “La sana rivalità sportiva è stata sepolta da un gesto grandioso che ricorda che il calcio è fatto di sentimenti autentici”.

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