Misure di sicurezza antinquinamento modificate: saranno chiusi gli impianti troppo vicini al litorale, lo annuncia il ministro per l'Ambiente Prestigiacomo.
PeaceReporter - E' di ieri la notizia che il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo intende vietare le trivellazioni petrolifere fino a cinque miglia dalle coste italiane. La misura di tutela dell'ecosistema e delle popolazioni costiere procede nella giusta direzione anche se ha più che altro un valore estetico. Nel caso di un guasto alle 1500 piattaforme petrolifere, infatti, i mari italiani risulterebbero egualmente danneggiati.
Al largo della Russia, intanto, si profila un altro esempio di interessi commerciali che minacciano la tutela della natura. I sondaggi dell'industria petrolifera Rosneft presso le isole Sakhalin, nelle prossime settimane, potrebbero mettere a rischio la vita di 130 balene grigie. Rimangono soltanto 20 balene femmine di questa specie in tutto il mondo. Il fondale delle isole Sakhalin è ideale per lo svezzamento dei piccoli, ma potrebbe essere impedito dalle trivellazioni.
In questi giorni, è al centro dell'attenzione anche la campagna per la tutela delle balene, una delle specie più soggette al rischio di estinguersi. Dopo due anni di trattative, è fallito il tentativo di limitare la caccia di questi mammiferi in Islanda, Giappone e Norvegia con la mediazione della Commissione internazionale per le balene (Iwc). La Iwc sta studiando i benefici economici di lungo termine generati dai 13 milioni di eco-turisti impegnati nel whale watching per stabilire se questa può essere un'attività alternativa alla caccia. Le rendite derivate dal whale watching, nel 2009, hanno raggiunto i 2 miliardi di dollari.
PeaceReporter - E' di ieri la notizia che il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo intende vietare le trivellazioni petrolifere fino a cinque miglia dalle coste italiane. La misura di tutela dell'ecosistema e delle popolazioni costiere procede nella giusta direzione anche se ha più che altro un valore estetico. Nel caso di un guasto alle 1500 piattaforme petrolifere, infatti, i mari italiani risulterebbero egualmente danneggiati.
Al largo della Russia, intanto, si profila un altro esempio di interessi commerciali che minacciano la tutela della natura. I sondaggi dell'industria petrolifera Rosneft presso le isole Sakhalin, nelle prossime settimane, potrebbero mettere a rischio la vita di 130 balene grigie. Rimangono soltanto 20 balene femmine di questa specie in tutto il mondo. Il fondale delle isole Sakhalin è ideale per lo svezzamento dei piccoli, ma potrebbe essere impedito dalle trivellazioni.
In questi giorni, è al centro dell'attenzione anche la campagna per la tutela delle balene, una delle specie più soggette al rischio di estinguersi. Dopo due anni di trattative, è fallito il tentativo di limitare la caccia di questi mammiferi in Islanda, Giappone e Norvegia con la mediazione della Commissione internazionale per le balene (Iwc). La Iwc sta studiando i benefici economici di lungo termine generati dai 13 milioni di eco-turisti impegnati nel whale watching per stabilire se questa può essere un'attività alternativa alla caccia. Le rendite derivate dal whale watching, nel 2009, hanno raggiunto i 2 miliardi di dollari.
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