Il nostro redattore Carlo Mafera ci parla del libro edito dalle Paoline
Francesco Bamonte, religioso ed esorcista dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, ha scritto per le edizioni Paoline un libro dove fa risaltare la forza e la potenza spirituale della Vergine Maria contro il potere malefico di satana quando questi si impossessa di un’anima. Dalla dottrina di San Tommaso, che riprende quella di Sant’Agostino, si legge: “Dall’insieme delle cose risulta l’ammirabile bellezza dell’universo nel quale quello che si chiama ‘male’, quando è bene ordinato e messo al suo posto, fa meglio risaltare il bene.” Non c’è migliore esemplificazione di questo concetto teologico della situazione che si verifica nel confronto tra la Madonna e i demoni. E sono proprio quest’ultimi a metterlo in evidenza con le loro risposte rabbiose quando vengono a contatto con Maria. Dice Francesco Bamonte: “Essi in questo modo senza volerlo fanno maggiormente risaltare ed emergere quel bene che specificatamente in questo caso consiste appunto nel materno e amorevole intervento della Madonna in favore dei suoi figli.” Più avanti Bamonte ribadisce e rinforza tale concetto: “Ella è la madre continuamente presente accanto ai suoi figli, che fa tutto quanto è in suo potere per accompagnarli, sorreggerli e custodirli maternamente nel cammino verso il Paradiso dal quale il maligno vorrebbe farli deviare.” Un altro degli aspetti da sottolineare è quello relativo all’odio che il demonio nutre per Maria perché la Madre di Dio è senza peccato. Cosa che a satana da più fastidio della sua Immacolata Concezione. È infatti un particolare non indifferente in quanto il diavolo non può vantare alcun potere su di Lei proprio perché non trova in Maria nulla che gli appartenga. La Madonna è insomma l’unica creatura in grado di vincere satana completamente. L’origine biblica di questo principio teologico e mariologico sta nella celeberrima frase contenuta in Genesi (3,15) “Porrò inimicizia tra te e la donna”. Una delle armi più potenti che noi possediamo per sconfiggere sia le tentazioni e nella peggiore delle ipotesi anche le possessioni, è il Santo Rosario. Ecco cosa scrive Padre Francesco Bamonte: “Nella mia esperienza di esorcista mi sono accorto che nessuna preghiera extrabiblica e così odiata, temuta e osteggiata dal demonio come il Santo Rosario.” Cosi egli continua : “ Un giorno mentre prendevo la corona del Rosario, il demonio esclamò “E’ una cosa che non sopporto, non sopporto! Quello stupido vecchio (riferendosi a Padre Pio) la chiamava bene, gli aveva dato il nome giusto : la chiamava “arma”. Una vera arma contro di noi”. Da queste testimonianze che paradossalmente sono delle vere e proprie catechesi perché fanno risaltare con maggior nitidezza la forza della santità di Maria, si arriva ad una semplice conclusione: l’invito dell’autore a riscoprire e migliorare la devozione alla Vergine che è profondamente legata a Cristo nell’opera della nostra redenzione e salvezza eterna.
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