mercoledì, luglio 07, 2010
La Repubblica autonoma della Crimea, la turbolenta penisola russofona di 26.200 km2 dell'Ucraina che ospita le basi navali del comando sud della Marina militare di Mosca, grazie a quanto previsto dal Protocollo di Kyoto, riceverà 392 milioni di hryvnias, al cambio circa 50 milioni di dollari.

GreenReport - primo ministro della Crimea, Vassili Djarty, ha annunciato che «Questa somma sarà prossimamente versata alla Crimea. Servirà all'isolamento termico delle scuole e degli ospedali della penisola». Il Protocollo di Koto prevede per ogni Paese un limite delle emissioni di gas serra, se un Paese non "sfrutta" completamente le sue quote di emissioni può vendere l'eccedenza ad altri Stati. E' quel che succede nei Paesi dell'ex Urss che si trovano ad avere molte quote a causa del crollo dell'inquinante industria pesante ereditata con l'indipendenza dal socialismo reale.

Nel marzo 2009, l'allora primo ministro dell'Ucraina Iulia Timoshenko aveva ceduto le sue quote al Giappone per circa 3 miliardi di hryvnias, circa 375 milioni di dollari. Dopo la vittoria alle elezioni del filo-russo Partito delle Regioni il nuovo governo di Kiev ha deciso di distribuire gli yen provenienti da Tokyo partendo dai fedelissimi e la Crimea, con le sue tentazioni secessioniste mai sopite, era naturalmente in testa alla lista.

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