sabato, luglio 03, 2010
La battaglia dell’UAAR contro il crocifisso, ne ha moltiplicato la presenza nelle scuole e nelle Nazioni in cui ha dominato l’ateismo di Stato si è sviluppato un abbraccio stretto al cristianesimo

crocifisso giottoUCCR - Durante la recente presentazione del ricorso italiano alla Grande Camera Europea contro la sentenza della Corte che vietava l’esposizione del crocifisso, hanno partecipato, a favore del simbolo religioso, anche 10 Stati membri dell’Unione Europea. Una cosa inaudita e mai accaduta nella storia. L’avvocato Nicola Lettieri, difensore della posizione italiana, ha dichiarato ad Avvenire: «Non è un caso se la “contestazione politica” delle tesi della ricorrente [l'atea militante Soile Lautsi], e alla sentenza di novembre contro l’esposizione del crocifisso nelle scuole italiane, vengono in gran parte da Paesi che hanno duramente sofferto dell’ateismo di Stato». Ancora adesso, paesi come la Cina e la Corea del Nord stanno soffrendo terribilmente a causa dell’imposizione dell’ateismo governativo. La contraddizione della sentenza è che si voglia evocare surrettiziamente la “libertà religiosa” per negare la “libertà religiosa”, «Un gioco di prestigio che non può riuscire contro Paesi che portano ancora le ferite della persecuzione contro il culto. Ci si deve ricordare che i principi richiamati nel dibattimento sono stati introdotti nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo proprio a difesa di quelle nazioni». E anche che la stessa Consulta, nella citata sentenza, specifica che la laicità tanto proclamata non è indifferenza dello Stato alle religioni.

Alcuni degli stati presenti al ricorso a favore del crocifisso sono: Armenia (inglobata dall’Unione Sovietica dal 1936 al 1991, la quale ha imposto l’ateismo di Stato), Bulgaria (ateismo governativo dal 1944 al 1989, vedi le persecuzioni e i crimini avvenuti solo in quel periodo), Lituania (inglobata nell’Unione Sovietica, che impose l’ateismo di Stato, dal 1940 al 1991), Romania (imposto l’ateismo di Stato dal 1945 al 1989, guarda i terribili crimini avvenuti proprio in quel periodo), e infine la Russia (governata e distrutta prima dall’ateo Lenin e poi da Stalin, due delle persone più schifose della storia, i quali hanno perseguitato le religioni e scristianizzato totalmente la Nazione -senza riuscirci, come si è dimostrato-, abolendo il Natale e le Chiese, e imponendo l’ateismo di Stato dal 1938 al 1990. Proprio in questo periodo sono avvenuti i più crudeli fatti che l’umanità abbia mai visto: vedi Wikipedia).

È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

il crocifisso nei luoghi pubblici, come le scuole, è un atto di imposizione da parte della chiesa cattolica nei confronti di uno stato laico, dove tutte le religioni sono accettate in egual modo, ma nessuna è dichiarata religione di stato. Quindi non c'è nessuna contraddizione nella sentenza e non penso proprio che qualcuno voglia negare "la libertà religiosa", semplicemente non vogliono più vedere lo stampino della chiesa cattolica nei luoghi pubblici. non penso ci sia molto di complicato...

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa