Fabrizio Bisconti, sovrintendente archeologico ai lavori delle catacombe di Santa Tecla a Roma, ha annunciato la scoperta delle icone di Pietro, Andrea e Giovanni, grazie all’utilizzo della tecnica laser
Uccr - Barbara Mazzei, direttrice dei lavori di restauro, ha dichiarato che “la scoperta dimostra l’introduzione e la diffusione del culto degli apostoli nelle origini del Cristianesimo”. Un anno fa nelle catacombe romane era emersa la figura di San Paolo e in questi giorni anche quelli degli apostoli (ne avevamo già parlato in Ultimissima 16/6/10). Repubblica riporta che alla conferenza stampa sui dettagli dell’importante ritrovamento archeologico, Bisconti ha annunciato: “sono le più antiche immagini degli apostoli e risalgono alla fine del IV Secolo. Per Andrea e Giovanni si tratta delle più antiche rappresentazioni in assoluto, mentre immagini dell’apostolo Pietro si hanno già verso il 350″. Il laser, con la consulenza gratuita del Cnr di Sesto Fiorentino (in particolare Siano dell’Istituto di Fisica applicata), ha svelato l’immagine di un collegio apostolico con Cristo al centro tra gli apostoli, come di solito era raffigurato nelle absidi delle basiliche romane. Le immagini degli apostoli sono situate a circa mezzo chilometro dalla basilica di San Paolo fuori le mura e le icone sono disposte sul soffitto di un cubicolo fatto edificare da una nobildonna del tardo Impero romano, che commissionò la decorazione della tomba. Secondo l’archeologo, “tutto coincide” con la vita religiosa cristiana di Roma di quel tempo: “Alla fine del 300 a Roma vive San Girolamo, che dà avvio a una sorta di ascetismo quasi monacale, coinvolgendo diverse matrone della città. E la donna sepolta in quel cubicolo poteva essere una di queste aristocratiche che, convertita al Cristianesimo, viaggia poi in Terra Santa per vedere i luoghi degli apostoli. Poi, al ritorno, fa riprodurre le loro immagini sulla tomba”.
Uccr - Barbara Mazzei, direttrice dei lavori di restauro, ha dichiarato che “la scoperta dimostra l’introduzione e la diffusione del culto degli apostoli nelle origini del Cristianesimo”. Un anno fa nelle catacombe romane era emersa la figura di San Paolo e in questi giorni anche quelli degli apostoli (ne avevamo già parlato in Ultimissima 16/6/10). Repubblica riporta che alla conferenza stampa sui dettagli dell’importante ritrovamento archeologico, Bisconti ha annunciato: “sono le più antiche immagini degli apostoli e risalgono alla fine del IV Secolo. Per Andrea e Giovanni si tratta delle più antiche rappresentazioni in assoluto, mentre immagini dell’apostolo Pietro si hanno già verso il 350″. Il laser, con la consulenza gratuita del Cnr di Sesto Fiorentino (in particolare Siano dell’Istituto di Fisica applicata), ha svelato l’immagine di un collegio apostolico con Cristo al centro tra gli apostoli, come di solito era raffigurato nelle absidi delle basiliche romane. Le immagini degli apostoli sono situate a circa mezzo chilometro dalla basilica di San Paolo fuori le mura e le icone sono disposte sul soffitto di un cubicolo fatto edificare da una nobildonna del tardo Impero romano, che commissionò la decorazione della tomba. Secondo l’archeologo, “tutto coincide” con la vita religiosa cristiana di Roma di quel tempo: “Alla fine del 300 a Roma vive San Girolamo, che dà avvio a una sorta di ascetismo quasi monacale, coinvolgendo diverse matrone della città. E la donna sepolta in quel cubicolo poteva essere una di queste aristocratiche che, convertita al Cristianesimo, viaggia poi in Terra Santa per vedere i luoghi degli apostoli. Poi, al ritorno, fa riprodurre le loro immagini sulla tomba”.
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