Due o più ordigni sono esplosi ieri sera in due locali della capitale ugandese Kampala affollati di appassionati di calcio che stavano seguendo la finale dei Mondiali del Sudafrica: il bilancio fornito dalla polizia è per ora di almeno 74 morti, 65 le persone ferite. Tra le vittime c'è anche un cittadino americano.
Ansa.it - L'unità di crisi della Farnesina, in contatto con l'ambasciata d'Italia a Kampala, sta verificando l'eventuale coinvolgimento di cittadini italiani. Un'esplosione è avvenuta nel ristorante Ethiopian Village, nel quartiere meridionale di Kabalagala, uno dei centri della vita notturna della capitale, l'altra al rugby club, in un quartiere orientale della città. Il capo della polizia Kale Kayihura ha affermato che ''13 persone sono morte all'Ethiopian Village, e molte altre sono rimaste ferite, mentre almeno 10 sono morte al rugby club''. ''Queste bombe - ha aggiunto - volevano sicuramente colpire le folle che assistevano ai Mondiali''.
Secondo il sito on line del quotidiano ugandese The New Vision le vittime sono 33. Un suo giornalista sportivo era al rugby club per seguire Olanda-Spagna quando, poco dopo le 23 locali (le 22 in Italia) l'ordigno e' deflagrato, e le foto scattate mostrano una scena di devastazione, con sedie rovesciate, sangue e indumenti sparsi dappertutto nel locale, mentre agenti della sicurezza e soccorritori evacuano i feriti. Ancora non e' emersa nessuna indicazione sugli autori dell'attacco: l'anno scorso gli Shabaab, un gruppo integralista somalo, aveva minacciato di attaccare Kampala.
L'Uganda ha inviato truppe in Somalia nel quadro di una forza di peacekeeping dell'Unione Africana. Kayihura ha anche menzionato i ribelli ugandesi dell' Esercito di resistenza del Signore (Lra), che per oltre 20 anni hanno insanguinato il nord dell'Uganda: lo scorso maggio il governo di Kampala aveva ipotizzato che il gruppo si stesse ricostituendo lungo il confine occidentale con la Repubblica Democratica del Congo. (continua a leggere)
Ansa.it - L'unità di crisi della Farnesina, in contatto con l'ambasciata d'Italia a Kampala, sta verificando l'eventuale coinvolgimento di cittadini italiani. Un'esplosione è avvenuta nel ristorante Ethiopian Village, nel quartiere meridionale di Kabalagala, uno dei centri della vita notturna della capitale, l'altra al rugby club, in un quartiere orientale della città. Il capo della polizia Kale Kayihura ha affermato che ''13 persone sono morte all'Ethiopian Village, e molte altre sono rimaste ferite, mentre almeno 10 sono morte al rugby club''. ''Queste bombe - ha aggiunto - volevano sicuramente colpire le folle che assistevano ai Mondiali''.
Secondo il sito on line del quotidiano ugandese The New Vision le vittime sono 33. Un suo giornalista sportivo era al rugby club per seguire Olanda-Spagna quando, poco dopo le 23 locali (le 22 in Italia) l'ordigno e' deflagrato, e le foto scattate mostrano una scena di devastazione, con sedie rovesciate, sangue e indumenti sparsi dappertutto nel locale, mentre agenti della sicurezza e soccorritori evacuano i feriti. Ancora non e' emersa nessuna indicazione sugli autori dell'attacco: l'anno scorso gli Shabaab, un gruppo integralista somalo, aveva minacciato di attaccare Kampala.
L'Uganda ha inviato truppe in Somalia nel quadro di una forza di peacekeeping dell'Unione Africana. Kayihura ha anche menzionato i ribelli ugandesi dell' Esercito di resistenza del Signore (Lra), che per oltre 20 anni hanno insanguinato il nord dell'Uganda: lo scorso maggio il governo di Kampala aveva ipotizzato che il gruppo si stesse ricostituendo lungo il confine occidentale con la Repubblica Democratica del Congo. (continua a leggere)
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