La Kenya Broadcasting Corporation (Kbc) dà notizia che «Per un raro avvenimento, gli agricoltori del villaggio di Gatimu, nella Ol-Joro-Orok division, Central Province, contano le perdite dopo che i loro raccolti sono stati ricoperti da una coltre di neve, dopo forti piogge accompagnate da grandine».
GreenReport - Infatti, la pioggia che fino al 19 agosto ha battuto la zona e che ha lasciato una scia di distruzione al suo passaggio, si è conclusa con una bizzarra nevicata tropicale che ha lasciato esterrefatti gli abitanti del villaggio che sorge vicino al Lago Ol-Borosat nel distretto di Nyandarua. Le piogge torrenziali, accompagnate anche da una tromba d'aria, avevano già costretto molte persone ad abbandonare le loro case distrutte, poi è arrivata l'incredibile nevicata che ha ricoperto diversi ettari di terreno con circa 6 centimetri di ghiaccio che ha distrutto i raccolti.
La Kbc intervista Charles Gakobo, un contadino che dice disperato: «Attualmente ho perso circa 50 acri di grano a causa delle piogge. Finora ho speso circa mezzo milione di scellini per la produzione e non so se sarò in grado di recuperare anche solo una parte della perdita». .
Gli agricoltori chiedono al governo di Nairobi di cercare il modo di ammortizzazione le perdite di raccolti causati dal susseguirsi di piogge, grandine e neve e dicono che hanno bisogno di nuovi semi per il re-impianto, ma soprattutto danno la colpa al meteorological department che non li ha avvertiti dell'arrivo di questi eventi eccezionali terminati con un bizzarria climatica che ha imbiancato campi e case.
A dire il vero, la neve ormai non è più sconosciuta nell'area dal 2008, quando a settembre un'altra nevicata distrusse raccolti e proprietà nel villaggio di Nyahururu, nella vicina zona di Gathanji, dove la neve ricoprì 40 ettari di terreni e poi ghiacciò, mischiata alla grandine, distruggendo campi di mais e serre.
Anche allora gli abitanti dissero che non avevano mai visto o sentito di una cosa del genere: «Questa non è nemmeno pioggia, è qualcosa che appena caduto all'improvviso. Anche se si prova a scavarla, non trovate l'acqua, sembra proprio come la pietra», disse un contadino allibito alla Kbc.
Naturalmente le grandinate in Kenya non mancano, ma fino al 2008 il ghiaccio caduto a terra veniva subito sciolto dalle altre temperature, ora arrivano la neve e un freddo intenso, così uno strato di ghiacciato ricopre i campi. Il tutto in un Paese che ad oriente sta vivendo da anni una siccità devastante ed ondate di calore continue inframmezzate da piogge torrenziali e concentrate seguite da veloci alluvioni distruttive.
Il problema, anche per il più che sorpreso meteorological department, è che Kenya si trova ai tropici e che fino ad ora la presenza di neve e ghiaccio era qualcosa che si vedeva solo sulla vetta del Monte Kenya (5.199 metri) o sul Kilimanjaro in Tanzania (5.895 metri), dove la sua presenza, che in alto è in netta regressione a causa del global warming, continua ad attrarre turisti che vogliono fotografare e vedere la "stranezza" della neve ai tropici.
GreenReport - Infatti, la pioggia che fino al 19 agosto ha battuto la zona e che ha lasciato una scia di distruzione al suo passaggio, si è conclusa con una bizzarra nevicata tropicale che ha lasciato esterrefatti gli abitanti del villaggio che sorge vicino al Lago Ol-Borosat nel distretto di Nyandarua. Le piogge torrenziali, accompagnate anche da una tromba d'aria, avevano già costretto molte persone ad abbandonare le loro case distrutte, poi è arrivata l'incredibile nevicata che ha ricoperto diversi ettari di terreno con circa 6 centimetri di ghiaccio che ha distrutto i raccolti.
La Kbc intervista Charles Gakobo, un contadino che dice disperato: «Attualmente ho perso circa 50 acri di grano a causa delle piogge. Finora ho speso circa mezzo milione di scellini per la produzione e non so se sarò in grado di recuperare anche solo una parte della perdita». .
Gli agricoltori chiedono al governo di Nairobi di cercare il modo di ammortizzazione le perdite di raccolti causati dal susseguirsi di piogge, grandine e neve e dicono che hanno bisogno di nuovi semi per il re-impianto, ma soprattutto danno la colpa al meteorological department che non li ha avvertiti dell'arrivo di questi eventi eccezionali terminati con un bizzarria climatica che ha imbiancato campi e case.
A dire il vero, la neve ormai non è più sconosciuta nell'area dal 2008, quando a settembre un'altra nevicata distrusse raccolti e proprietà nel villaggio di Nyahururu, nella vicina zona di Gathanji, dove la neve ricoprì 40 ettari di terreni e poi ghiacciò, mischiata alla grandine, distruggendo campi di mais e serre.
Anche allora gli abitanti dissero che non avevano mai visto o sentito di una cosa del genere: «Questa non è nemmeno pioggia, è qualcosa che appena caduto all'improvviso. Anche se si prova a scavarla, non trovate l'acqua, sembra proprio come la pietra», disse un contadino allibito alla Kbc.
Naturalmente le grandinate in Kenya non mancano, ma fino al 2008 il ghiaccio caduto a terra veniva subito sciolto dalle altre temperature, ora arrivano la neve e un freddo intenso, così uno strato di ghiacciato ricopre i campi. Il tutto in un Paese che ad oriente sta vivendo da anni una siccità devastante ed ondate di calore continue inframmezzate da piogge torrenziali e concentrate seguite da veloci alluvioni distruttive.
Il problema, anche per il più che sorpreso meteorological department, è che Kenya si trova ai tropici e che fino ad ora la presenza di neve e ghiaccio era qualcosa che si vedeva solo sulla vetta del Monte Kenya (5.199 metri) o sul Kilimanjaro in Tanzania (5.895 metri), dove la sua presenza, che in alto è in netta regressione a causa del global warming, continua ad attrarre turisti che vogliono fotografare e vedere la "stranezza" della neve ai tropici.
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