domenica, agosto 22, 2010
Non si placa l’emergenza umanitaria nel Pakistan, colpito da una seconda ondata di monsoni che peggiora ulteriormente la drammatica situazione del Paese. Mentre sono già 1500 i morti e 8 milioni le persone coinvolte, da ieri è in corso l’evacuazione della provincia meridionale del Sind: dalla città principale, Shahdadkot, sommersa dalle inondazioni, sta tentando di scappare oltre mezzo milione di persone.

RadioVaticana - Ma l’allarme più grave è quello per i bambini, minacciati da malnutrizione, epidemie e dalla mano oscura della tratta: sono le vittime più fragili e quindi le prede più facili, perché spesso orfani o malati. La loro vita è già stata spezzata dalle alluvioni, ma ora rischia di essere spenta dalla fame, dalle malattie o, forse, peggio, dai trafficanti di minori, per i quali i disastri umanitari sono purtroppo le occasioni più propizie. La denuncia all’agenzia Fides arriva da numerose ong locali e le stime ufficiali parlano di sei milioni di bambini al di sotto dei 14 anni colpiti in qualche modo dalla catastrofe.

Anche l’Unicef ha lanciato l’allarme: oltre tre milioni e mezzo di minori, secondo l’agenzia dell’Onu, rischiano di morire perché esposti all’acqua contaminata. Le Nazioni Unite stimano in 460 milioni di dollari la cifra necessaria per far fronte all’emergenza, ma finora è stato raccolto solo un terzo della somma. La Nato, intanto, ha inviato navi e aerei di aiuti e domani il Fondo Monetario Internazionale deciderà come muoversi. Non aspetta, però, l’orrore del traffico dei bambini: un fenomeno già grave in Pakistan, come rileva uno studio pubblicato all’inizio di agosto dalla ong Plan, impegnata nella protezione dei minori. I casi di rapimenti o sparizioni sono tremila l’anno; oltre 4300 negli ultimi 18 mesi. La maggior parte di questi bambini non viene più trovata. La responsabilità, secondo Plan, è del debole sistema di protezione dei minori esistente nel Paese. Un’altra associazione locale, Madaadgar Helpline, ha istituito una linea telefonica per la segnalazione degli abusi: secondo i dati in suo possesso sono già 12 i piccoli spariti nel nulla nella zona di Karachi dopo le inondazioni, ma tutti sanno che il numero reale è ben più alto e che è destinato inesorabilmente ad aumentare con il trascorrere delle settimane.

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