Il prezzo della benzina cresce (nonostante il calo del petrolio), il mercato delle auto nuove è fermo e anche chi già possiede un mezzo a quattro ruote cerca di usarlo con parsimonia.
GreenReport - Sono conseguenze della crisi economica che nonostante la "ripresina" ancora pesa nostro paese e non è affatto passata. Ma come già molti hanno affermato la crisi, che porta ad una maggiore attenzione ai consumi, può avere anche alcuni effetti positivi, ad esempio per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Una nuova conferma arriva dallo studio del Centro ricerche continental autocarro che ha elaborato dati del ministero dello Sviluppo economico.
Da gennaio ad agosto nel nostro Paese le emissioni di CO2 derivate dall'uso di benzina e gasolio per autotrazione sono diminuite di più di 1.300.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini percentuali il calo è pari all'1,8% e il dato virtuoso (dal nostro punto di vista) è dovuto alla netta diminuzione delle emissioni di CO2 provenienti dall'uso di benzina, che in agosto sono calate del 4,6% e nei primi otto mesi del 6,5% e questo per effetto di un calo della stessa entità nei consumi di benzina.
In sostanziale equilibrio rispetto allo scorso anno, invece, il dato sulle emissioni di CO2 derivate dall'uso di gasolio per autotrazione. Infatti ad agosto è stato registrato un aumento del 3,3%, mentre la situazione ad otto mesi dall'inizio dell'anno evidenzia una lieve crescita dello 0,3%, che non ha compensato per fortuna il calo di quelli di benzina. La crescita comunque è modesta se si considera che tutto il settore dell'autotrasporto e commerciale usa sostanzialmente il gasolio come carburante.
Come è evidente, queste diminuzioni per diventare permanenti devono (dovrebbero) sganciarsi definitivamente dalla crisi economica, ovvero diventare normalità e perseguire anche quando - si spera - la crisi sarà alle spalle. Diversamente ai primi squilli di ripresa, lo si è già visto, tutto tornerà come prima, ma le conseguenze saranno peggiori.
GreenReport - Sono conseguenze della crisi economica che nonostante la "ripresina" ancora pesa nostro paese e non è affatto passata. Ma come già molti hanno affermato la crisi, che porta ad una maggiore attenzione ai consumi, può avere anche alcuni effetti positivi, ad esempio per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Una nuova conferma arriva dallo studio del Centro ricerche continental autocarro che ha elaborato dati del ministero dello Sviluppo economico.
Da gennaio ad agosto nel nostro Paese le emissioni di CO2 derivate dall'uso di benzina e gasolio per autotrazione sono diminuite di più di 1.300.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini percentuali il calo è pari all'1,8% e il dato virtuoso (dal nostro punto di vista) è dovuto alla netta diminuzione delle emissioni di CO2 provenienti dall'uso di benzina, che in agosto sono calate del 4,6% e nei primi otto mesi del 6,5% e questo per effetto di un calo della stessa entità nei consumi di benzina.
In sostanziale equilibrio rispetto allo scorso anno, invece, il dato sulle emissioni di CO2 derivate dall'uso di gasolio per autotrazione. Infatti ad agosto è stato registrato un aumento del 3,3%, mentre la situazione ad otto mesi dall'inizio dell'anno evidenzia una lieve crescita dello 0,3%, che non ha compensato per fortuna il calo di quelli di benzina. La crescita comunque è modesta se si considera che tutto il settore dell'autotrasporto e commerciale usa sostanzialmente il gasolio come carburante.
Come è evidente, queste diminuzioni per diventare permanenti devono (dovrebbero) sganciarsi definitivamente dalla crisi economica, ovvero diventare normalità e perseguire anche quando - si spera - la crisi sarà alle spalle. Diversamente ai primi squilli di ripresa, lo si è già visto, tutto tornerà come prima, ma le conseguenze saranno peggiori.
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