In nome di un “dialogo costante e regolare” si è svolto ieri pomeriggio a Parigi l’atteso incontro tra il ministro dell’interno francese Brice Hortefeux e il cardinale André Vingt-Trois, presidente della Conferenza episcopale di Francia in seguito alle critiche che la Chiesa aveva espresso sulla politica delle espulsioni decisa dal governo
RadioVaticana - “I nostri interventi – ha detto il cardinale all’uscita dell’incontro – non si situano in ambito politico. Non abbiamo intenzione di attaccare il presidente della Repubblica, né il ministro dell’Interno, né qualsiasi altro ministro. Le nostre preoccupazioni ci arrivano da un certo numero di casi in parecchie regioni della Francia dove le popolazioni Rom vivono in situazioni di miseria e di grave precarietà”. Situazioni verso le quali “i cristiani hanno espresso la loro emozione. Non è nostra intenzione – ha proseguito il cardinale – suscitare scontri politici ma trovare soluzioni giuste per le persone coinvolte. Si tratta quindi di aiutare queste persone a uscire da quelle situazioni”. Nessuna svolta quindi “interventista” nella politica della Chiesa cattolica di Francia rispetto alla vita politica del Paese - riferisce l'agenzia Sir. E’ certo però – ha subito aggiunto l’arcivescovo – che “se l’azione politica riguarda e tocca ambiti importanti per la vita umana, allora noi offriamo la nostra posizione”. (R.P.)
RadioVaticana - “I nostri interventi – ha detto il cardinale all’uscita dell’incontro – non si situano in ambito politico. Non abbiamo intenzione di attaccare il presidente della Repubblica, né il ministro dell’Interno, né qualsiasi altro ministro. Le nostre preoccupazioni ci arrivano da un certo numero di casi in parecchie regioni della Francia dove le popolazioni Rom vivono in situazioni di miseria e di grave precarietà”. Situazioni verso le quali “i cristiani hanno espresso la loro emozione. Non è nostra intenzione – ha proseguito il cardinale – suscitare scontri politici ma trovare soluzioni giuste per le persone coinvolte. Si tratta quindi di aiutare queste persone a uscire da quelle situazioni”. Nessuna svolta quindi “interventista” nella politica della Chiesa cattolica di Francia rispetto alla vita politica del Paese - riferisce l'agenzia Sir. E’ certo però – ha subito aggiunto l’arcivescovo – che “se l’azione politica riguarda e tocca ambiti importanti per la vita umana, allora noi offriamo la nostra posizione”. (R.P.)
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