Ennesima emergenza umanitaria in Africa: venerdì scorso, in Nigeria, l’inondazione provocata dall’apertura di due dighe nello stato di Jigawa, ha causato due milioni di sfollati, circa la metà dell’intera popolazione della regione.
Radio Vaticana - A darne notizia il commissario dell’informazione dello Stato nigeriano, Aminu Mohammed, il quale - riporta l'agenzia Misna - ha tuttavia precisato che gli sfollati hanno tutti o quasi trovato rifugio presso edifici scolastici, magazzini o strutture governative. Secondo un altro portavoce, Umar Kayri, i villaggi allagati ammonterebbero a circa 5000. La responsabilità sarebbe da attribuire ai responsabili della gestione dei due impianti idrici che, una volta aperte le chiuse, non avrebbero previsto il reale volume d’acqua. Tuttavia non si esclude la rottura delle dighe a causa alle piogge torrenziali che quest’anno sono cadute abbondantemente sopra la norma.
Radio Vaticana - A darne notizia il commissario dell’informazione dello Stato nigeriano, Aminu Mohammed, il quale - riporta l'agenzia Misna - ha tuttavia precisato che gli sfollati hanno tutti o quasi trovato rifugio presso edifici scolastici, magazzini o strutture governative. Secondo un altro portavoce, Umar Kayri, i villaggi allagati ammonterebbero a circa 5000. La responsabilità sarebbe da attribuire ai responsabili della gestione dei due impianti idrici che, una volta aperte le chiuse, non avrebbero previsto il reale volume d’acqua. Tuttavia non si esclude la rottura delle dighe a causa alle piogge torrenziali che quest’anno sono cadute abbondantemente sopra la norma.
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