mercoledì, settembre 01, 2010
Non è stato una proclamazione di vittoria il discorso alla Nazione con il quale il presidente statunitense Barack Obama ha annunciato, stanotte, la fine della “missione di combattimento” in Iraq

RadioVaticana - Il capo della Casa Bianca ha ricordato che gli “Stati Uniti hanno pagato un prezzo enorme per mettere il futuro del Paese nelle mani del suo popolo: adesso - ha spiegato - è giunto il momento di voltare pagina”. A rimarcare il momento storico per gli iracheni, è giunto poi stamani a sorpresa nel Paese del Golfo il segretario Usa alla Difesa, Gates, in un periodo in cui è comunque alta - tra la gente - la preoccupazione per il domani, espressa anche dalla Chiesa irachena caldea. Sulle parole di Obama, il servizio di Elena Molinari.

“Mettere fine alla guerra non è solo interesse dell'Iraq: è anche interesse dell'America”, ha detto Obama dopo sette anni di presenza statunitense nel Paese del Golfo e ricordando pure le difficoltà in Afghanistan e la crisi economica ancora in atto. Sui significati del discorso del presidente Usa, ascoltiamo Ferdinando Fasce, americanista e docente di Storia contemporanea all’Università di Genova, intervistato da Giada Aquilino.

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