venerdì, settembre 24, 2010
“Sono pienamente cosciente che l’Africa di cui il mondo sente parlare è l’Africa delle calamità incessanti e dei disastri naturali. I resoconti dei media internazionali su un’Africa fatta di estrema povertà, di malattie endemiche e di sofferenze umane.

Agenzia Misna - Questi media dipingono costantemente l’Africa delle guerre civili, del genocidio, del terrorismo e della pirateria; glorificano l’Africa del sottosviluppo e priva di ogni speranza”: dopo i saluti di rito entra subito nel vivo il discorso che il presidente del Malawi e presidente di turno dell’Unione Africana (UA), Bingu wa Mutharika, ha pronunciato ieri di fronte ai capi di Stato e di governo che hanno partecipato all’apertura dei lavori della sessantacinquesima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Salito sul podio subito dopo il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, Mutharika ha ribadito “l’importanza del ruolo centrale delle Nazioni Unite nel governo globale”, riprendendo il tema del dibattito di quest’anno, prima di passare al tema del suo intervento: “L’Africa del Nuovo Inizio”. Dopo aver ricordato l’immagine stereotipata dell’Africa dipinta dai media internazionali, il presidente dell’Unione Africana si è nuovamente rivolto alle alte rappresentanze dei 192 paesi membri dell’Onu presenti in sala: “Ma questi media non vi dicono niente delle storie di successo scritte da un certo numero di governi africani. Non dicono niente dei successi ottenuti nel costruire democrazie partecipative e buon governo. Non dicono niente di elezioni generali multipartitiche pacifiche. Non dicono niente di alti tassi di crescita macroeconomica. Non dicono niente delle storie di successo ottenute nel garantire sicurezza alimentare. Per questo adesso voglio presentarvi un’altra Africa. È l’Africa delle nuove speranze e delle nuove possibilità; è l’Africa delle opportunità industriali, minerali e agricole; è l’Africa delle nuove prospettive di lavoro; è l’Africa in grado di produrre cibo sufficiente per nutrire il suo popolo. Questa è l’Africa che voglio che conosciate. Questa è l’Africa del Nuovo Inizio”. Mutharika, che nel corso del suo intervento sottolinea anche l’importanza per l’Unione Africana di affrontare rapidamente la questione dei cambiamenti climatici, si rivolge ancora in maniera diretta alla platea: “Voglio che il mondo sappia che i leaders africani hanno una chiara visione dell’Africa del futuro, di un continente senza più fame, malattie e povertà. Abbiamo la visione di una nuova Africa, prospera e piena di speranza. Abbiamo la visione di nazioni africane determinate a contribuire di più alla prosperità economica, alla pace e alla stabilità dell’intero pianeta”. Il presidente dell’UA ha poi passato in rassegna alcune questioni internazionali “che preoccupano l’Africa”, citando la ripresa dei negoziati sul commercio internazionale di Doha, ma anche la mortalità materno-infantile, l’uguaglianza di genere, o la pace e la sicurezza internazionali. Attenzioni particolari sono state poi dedicate al delicato momento che si trova a vivere il Sudan - con l’esplicita richiesta all’Assemblea Generale dell’Onu di sospendere per un anno il procedimento legale contro il presidente sudanese Omar Hassan el Beshir in corso davanti alla Corte penale internazionale (Cpi) “per permettere che i negoziati di pace e il dialogo in corso nel paese riescano ad avere successo” – o alle “incoerenti” sanzioni internazionali imposte allo Zimbabwe e a Cuba, delle quali viene chiesta “l’immediata rimozione”. Mutharika ha poi ribadito le richieste dell’Africa in materia di riforma delle Nazioni Unite (un processo di cui il presidente dell’UA denuncia “le lentezze”): due seggi permanenti al Consiglio di Sicurezza dell’Onu con diritto di veto e cinque seggi a rotazione. Ma in conclusione del discorso, il presidente del Malawi e dell’UA torna ad annunciare la sua ‘Africa del Nuovo Inizio’: “Voglio informarvi che i rappresentanti dell’Unione Africana hanno deciso di liberare quel potenziale che viene dall’unione di incredibili risorse naturali ed umane di cui il continente gode per creare nuove industrie e nuova ricchezza per il nostro popolo. Quest’anno sono venuto a informare questo organismo mondiale che l’Africa ha deciso di passare dall’Afropessimismo all’Afro-ottimismo. Costruiremo un’Africa migliore”.

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