lunedì, settembre 27, 2010
Giocattoli, materiale sanitario e di assistenza costituisce il carico del catamarano “Irene” che ha lasciato ieri il porto di Famagosta, nel nord di Cipro con a bordo tedeschi, inglesi, statunitensi e israeliani, tra cui Reuven Moshkovitz di 82 anni, sopravvissuto all’Olocausto e Rami Elhanan, un israeliano che ha perso la figlia in un attentato suicida in un centro commerciale a Gerusalemme nel 1997.

Agenzia Misna - L’imbarcazione dovrebbe giungere domani nelle acque della Striscia di Gaza per un nuovo simbolico gesto contro il rigido embargo che Israele attua da tempo contro il milione e mezzo di palestinesi che lì vivono. L’iniziativa coincide con le rinnovate tensioni successive alla conclusione della “moratoria” di 10 mesi sui nuovi insediamenti dei coloni israeliani, scaduta ieri a mezzanotte. Soltanto pochi giorni, nelle acque di Gaza, le forze armate israeliane hanno ucciso un pescatore palestinese.
Richard Kuper, portavoce dell’organizzazione inglese “Jews for Justice for Palestinians” (Ebrei a favore della giustizia per i palestinesi, attiva dal 2002, ha precisato che uno degli obiettivi dell’iniziativa è chiarire che non tutti gli ebrei approvano la politica israeliana verso i palestinesi, sottolineando che nessuno a bordo della la nave intende offrire ai militari israeliani, nemmeno con azioni di resistenza, la minima scusa per un’eventuale aggressione, come accaduto con le sei navi turche della cosiddetta “Freedom Flotilla” attaccata dalla marina israeliana che quattro mesi fa fece nove vittime. “Come sopravvissuto all’Olocausto è per me un dovere sacro protestare contro la persecuzione, l’oppressione e la carcerazione del popolo di Gaza, compresi 800.000 bambini” ha detto Moshkovitz. "Quel milione e mezzo di palestinesi di Gaza sono vittime come lo sono io" ha aggiunto Elhanan. A guidare l'operazione è Yonatan Shapira, un ex-pilota di elicotteri dell’aviazione israeliana; a bordo c'è anche Carole Angier, biografa di Primo Levi.

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