Migliaia di persone si sono riunite da ieri a Plaza de Mayo, di fronte alla Casa Rosada (palazzo presidenziale), nella capitale Buenos Aires, in attesa delle spoglie dell’ex-capo di stato Nèstor Kirchner, deceduto ieri a 60 ani per un arresto cardiaco a El Calafate, nella provincia patagonica meridionale di Santa Cruz, dove si trovava con la consorte, la presidente Cristina Fernández.
Agenzia Misna - Il feretro è arrivato nella notte all’Aeroparque di Buenos Aires ed è stato trasferito nel ‘Salón de los Patriotas Latinoamericanos’ della Casa Rosada, che dalle 10.00 di oggi, ora locale, sarà aperto al pubblico. Un ‘mural’ simbolico di messaggi, fiori, bandiere e fotografie in omaggio a Kirchner è stato eretto a Plaza de Mayo, mentre il governo ha decretato tre giorni di lutto nazionale in attesa dell’annunciata visita dei presidenti di Brasile, Bolivia, Cile, Ecuador, Paraguay, Uruguay e Venezuela che già hanno espresso cordoglio ieri alla collega Fernández insieme ai dirigenti di tutto il mondo, da Barack Obama, al primo ministro spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero. Domani l’ex-presidente sarà sepolto a Río Gallegos, capitale di Santa Cruz, città natale di Kirchner, da dove partì la carriera politica che lo portò alla presidenza nel 2003. Eletto governatore di Santa Cruz nel 1991, Kirchner riuscì a invertire il deficit della sua regione, ricca di petrolio e risorse naturali, dando impulso al mercato del lavoro e limitando negli anni successivi le conseguenze della grave crisi economica che nel 2001 avrebbe portato il paese al ‘default’. Nel 1996 fondò la ‘Corriente Peronista’ all’interno del ‘Partido Justicialista’ presentandosi come candidato alla presidenza contro Carlos Menem – al potere tra il 1989 e il 1999 - nel 2003: il 25 Maggio dello stesso anno fu eletto presidente. Durante la sua amministrazione, terminata nel 2007, l’economia argentina è cresciuta dell’8%, sono aumentati pensioni e salati minimi, è sceso l’indice di povertà e disoccupazione, il debito estero è stato rinegoziato, la Corte Suprema e le forze armate riformate, sono state abolite le leggi di amnistia e riaperti i processi contro i gerarchi dell’ultima dittatura (1976-1983). Negli ultimi anni, dopo aver passato il testimone alla sua consorte e nell’attesa, secondo fonti di stampa argentine, di ripresentarsi per la corsa alla massima carica dello stato il prossimo anno, Kirchner ha ricoperto gli incarichi di presidente del partito peronista e deputato per la provincia di Buenos Aires, fino alla nomina, il 4 Maggio scorso, a segretario generale dell’Unione delle nazioni sudamericane (Unasur). Lascia due figli, Máximo, nato nel 1977, e Florencia, nel 1990.
Agenzia Misna - Il feretro è arrivato nella notte all’Aeroparque di Buenos Aires ed è stato trasferito nel ‘Salón de los Patriotas Latinoamericanos’ della Casa Rosada, che dalle 10.00 di oggi, ora locale, sarà aperto al pubblico. Un ‘mural’ simbolico di messaggi, fiori, bandiere e fotografie in omaggio a Kirchner è stato eretto a Plaza de Mayo, mentre il governo ha decretato tre giorni di lutto nazionale in attesa dell’annunciata visita dei presidenti di Brasile, Bolivia, Cile, Ecuador, Paraguay, Uruguay e Venezuela che già hanno espresso cordoglio ieri alla collega Fernández insieme ai dirigenti di tutto il mondo, da Barack Obama, al primo ministro spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero. Domani l’ex-presidente sarà sepolto a Río Gallegos, capitale di Santa Cruz, città natale di Kirchner, da dove partì la carriera politica che lo portò alla presidenza nel 2003. Eletto governatore di Santa Cruz nel 1991, Kirchner riuscì a invertire il deficit della sua regione, ricca di petrolio e risorse naturali, dando impulso al mercato del lavoro e limitando negli anni successivi le conseguenze della grave crisi economica che nel 2001 avrebbe portato il paese al ‘default’. Nel 1996 fondò la ‘Corriente Peronista’ all’interno del ‘Partido Justicialista’ presentandosi come candidato alla presidenza contro Carlos Menem – al potere tra il 1989 e il 1999 - nel 2003: il 25 Maggio dello stesso anno fu eletto presidente. Durante la sua amministrazione, terminata nel 2007, l’economia argentina è cresciuta dell’8%, sono aumentati pensioni e salati minimi, è sceso l’indice di povertà e disoccupazione, il debito estero è stato rinegoziato, la Corte Suprema e le forze armate riformate, sono state abolite le leggi di amnistia e riaperti i processi contro i gerarchi dell’ultima dittatura (1976-1983). Negli ultimi anni, dopo aver passato il testimone alla sua consorte e nell’attesa, secondo fonti di stampa argentine, di ripresentarsi per la corsa alla massima carica dello stato il prossimo anno, Kirchner ha ricoperto gli incarichi di presidente del partito peronista e deputato per la provincia di Buenos Aires, fino alla nomina, il 4 Maggio scorso, a segretario generale dell’Unione delle nazioni sudamericane (Unasur). Lascia due figli, Máximo, nato nel 1977, e Florencia, nel 1990.
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