L’iniziativa si è svolta a Reggio Emilia i primi 3 giorni di ottobre 2010: grande risposta del pubblico
“L’umiltà è un buon punto di partenza per iniziare la pace!”. Così, il messaggio di San Francesco si è fatto sentire anche dalla splendida voce di Noa, la cantante israeliana ospite a Reggio Emilia per la seconda edizione del Festival Francescano. In più di 4.000 hanno ascoltato, sabato 2 ottobre, il suo concerto presentato da fra Alessandro Caspoli, presidente del Festival Francescano 2010 e da Lorena Bianchetti.
Nel complesso, il dato sul pubblico del Festival si assesta sulle 25.000 presenze, per un programma che ha offerto in tre giornate circa 80 iniziative di spiritualità, lezioni magistrali, spettacoli e attività per i più piccoli. Il Festival, promosso da tutto il Movimento Francescano dell’Emilia-Romagna, è stato coordinato da fra Giordano Ferri e da Cinzia Vecchi.
Il programma scientifico è stato invece curato da fra Dino Dozzi. Di altissimo livello tutti i 22 interventi. Massimo Cacciari, che ha richiamato sul sagrato della chiesa di San Francesco circa 900 persone, ha parlato dell’inattualità del Santo che ha fatto della povertà la sua ricchezza.
La manifestazione quest’anno ha fatto parlare di sé ben oltre i confini regionali. Alta, infatti, è stata l’attenzione della stampa e delle emittenti radio-televisive nazionali, come afferma Chiara Vecchio Nepita, responsabile della comunicazione del Festival. In molti, infatti, hanno compreso l’originalità di una manifestazione che, utilizzando un format di successo, ha avuto il coraggio di far riflettere su un tema cruciale per la società contemporanea: la fraternità.
Un messaggio, quello della fraternità, veicolato soprattutto grazie ai numerosi religiosi presenti tra la gente, circa 200, che hanno incontrato, instancabili, centinaia di persone per assistenza spirituale, confessioni o anche solo per una chiacchierata.
Divertente e gioioso il programma pensato appositamente per le scuole e coordinato da Alba Umiltà, Astra Braglia e Mara Gabbi, capace di coinvolgere circa 3.000 studenti. Molto seguiti anche da più di un migliaio di bambini i laboratori dell’Antoniano e dell’Accademia del Gioco Dimenticato, così come il Piccolo Coro dell’Antoniano “Mariele Ventre” ha fatto cantare a circa 2.000 persone i pezzi più conosciuti del mitico Zecchino d’Oro ma anche brani francescani.
Anteprime assolute per il Festival Francescano 2010, la presentazione del nuovo libro di Chiara Frugoni “Le storie di Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi” edito da Einaudi e la proiezione con orchestra del film muto del 1918 “Frate Sole”. La partitura originale del maestro Luigi Mancinelli è conservata, in copia unica manoscritta, presso l’Archivio dell’Opera del Duomo di Orvieto. L’Associazione Adorno l’ha recuperata e totalmente risincronizzata con le immagini, offrendo al pubblico (erano presenti circa 350 persone) un’occasione di fruizione unica e molto suggestiva. Ha suscitato molto interesse, con più di 100 “lettori”, anche la “biblioteca vivente”, dove le persone potevano a prendere “a prestito” persone che avevano un’esperienza da raccontare. Un modo per dire no ai pregiudizi e per rispondere alla domanda posta dal Festival: “Fratelli è possibile?”.
La manifestazione è stata possibile grazie al coinvolgimento di circa un centinaio di volontari, coordinati da Ettore Valzania e da Chiara Gatti, e alla fertile collaborazione con il Comune di Reggio Emilia. Il Festival Francescano ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, della Regione Emilia-Romagna, della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, dell’Università di Modena e Reggio Emilia e della Fondazione Manodori. Sponsor principali: Cattolica, Parmigiano Reggiano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Conad. Media partner: Federazione italiana dei Settimanali Cattolici e Nova T.
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