lunedì, ottobre 25, 2010
Ventiquattro anni fa, il 27 ottobre 1986, fu convocata ad Assisi, da Giovanni Paolo II, la Giornata mondiale di preghiera per la pace, alla quale presero parte i rappresentanti di tutte le grandi religioni mondiali

Disse il Papa in quell’occasione: "E' in sé un invito fatto al mondo per prendere coscienza che esiste un'altra dimensione della pace e un altro modo di promuoverla, che non sono solo il risultato di trattative, di compromessi politico- economici". La convinzione era che "la preghiera e la testimonianza dei credenti, a qualunque tradizione appartengano, può molto per la pace nel mondo". Infatti anche se l’insicurezza non risparmia nessuno in assoluto, neanche le persone religiose, dal rischio di praticare il conflitto e di “uccidere”, tuttavia è innegabile che la vita spirituale, fondata sulla meditazione e sulla preghiera, rappresenta un forte argine alla pratica della violenza, in quanto può liberare dall’angoscia esistenziale e dalla paura dell’altro.

Da quel giorno veramente benedetto del 27 ottobre ’86 si sono intensificati gli incontri tra credenti e guide spirituali di varie religioni per conoscersi, condividere valori e promuovere la pace attraverso l’impegno solidale per la giustizia, fondato sul credo, che accomuna le varie fedi, per il quale la vita e la pace sono un dono da custodire con delicatezza e con fermezza in sintonia con quel Mistero di Unità che ci trascende e che fa degli umani una famiglia universale che si senta nel mondo come in una casa comune, da governare insieme con spirito di cura.

Il 25° è un anniversario importante per riaffermare l’impegno a cercare l’unità non temendo, anzi valorizzando la differenza, ed a cooperare per il bene comune: come farlo ?

Come RELIGIONS FOR PEACE invitiamo tutte le realtà religiose presenti in Italia [la chiesa romano-cattolica (ed in particolare le sue componenti più impegnate nel dialogo – la comunità di Sant’Egidio ed il movimento dei Focolari), le chiese ortodosse, le chiese della Riforma, le comunità ebraiche, che rappresentano la più antica tradizione nel nostro paese, le comunità islamiche, più recenti ma sempre più numerose, le comunità buddhiste, le comunità hinduiste, le comunità Sikh, la comunità Bahai e chiunque altro si voglia associare] a preparare insieme un programma per celebrare questo anniversario speciale.

La rinnovata preghiera a più voci “accordate” dalla sapienza spirituale, segno concreto dell’accoglienza dei nostri limiti e di fiducia nella possibilità di un Bene più Grande, sarà il punto di partenza per assumerci impegni concreti nel favorire a livello locale l’integrazione civile nel rispetto della dignità delle differenze (con particolare sensibilità verso le condizioni più esposte: bambini, donne, minoranze, rifugiati, emarginati) e nel mantenere viva e costante a livello internazionale l’attenzione al disarmo nucleare, alla riduzione degli armamenti ed alla ricerca e distribuzione secondo giustizia delle risorse necessarie per lo sviluppo.

Proponiamo a tutte le numerose realtà impegnate in Italia nel dialogo tra le fedi di fare del 27 ottobre 2011, compimento del 25° anniversario dello storico incontro di Assisi, la “data di nascita” della GIORNATA DEL DIALOGO E DELLA COOPERAZIONE TRA LE RELIGIONI, da celebrare annualmente come occasione per riflettere sul lavoro comune svolto ed avanzare nuove proposte per favorire la sicurezza condivisa interna ed internazionale, convinti, come fu affermato il 27 ottobre 1986, che: "la preghiera e la testimonianza dei credenti, a qualunque tradizione appartengano, può molto per la pace nel mondo".

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