Il contributo del Movimento Lavoratori di AC alla 46ª Settimana sociale dei cattolici italiani
«Una prospettiva di crescita per il Paese che riporti al centro - come detta la Costituzione - il lavoro»: è questo il compito che il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (Mlac) profila per l’intera comunità cristiana. Un compito di primaria importanza, tracciato nelle righe di una riflessione che i lavoratori di Ac offrono - nell’ambito del ricco e articolato contributo dell’intera Associazione - come riflessione ai lavori della prossima Settimana sociale della Chiesa italiana, a partire da una fiduciosa apertura al futuro, dalla disponibilità ad agire insieme in vista del bene comune nella prospettiva del Magistero sociale della Chiesa.
«La sfida di oggi, per il laicato associato in particolare, è quella di elaborare un contributo fondato su proposte concrete, che si proponga di parlare all’insieme della comunità nazionale»: è un invito, quello del Mlac, ad un compito che è ad un tempo affascinante e complesso, perché impegna da un lato a moltiplicare le occasioni (oggi rarissime) di confronto con quanti operano a stretto contatto con la realtà economica, nella ricerca di una sintesi possibile tra i principi e le sfide del tempo presente; e dall’altro a verificare se tra le varie organizzazioni laicali esistano le premesse per elaborare un pensiero e un progetto comune. La Settimana sociale ha anche questo scopo.
I lavoratori di Azione Cattolica si propongono come «facilitatori» di questo processo di convergenza tra le varie organizzazioni del laicato associato e s’impegnano sin d’ora a radicarne le conclusioni sui nostri territori e nella comunità cristiana, rafforzando la loro presenza incisiva e testimoniale negli ambienti di lavoro.
«La sfida di oggi, per il laicato associato in particolare, è quella di elaborare un contributo fondato su proposte concrete, che si proponga di parlare all’insieme della comunità nazionale»: è un invito, quello del Mlac, ad un compito che è ad un tempo affascinante e complesso, perché impegna da un lato a moltiplicare le occasioni (oggi rarissime) di confronto con quanti operano a stretto contatto con la realtà economica, nella ricerca di una sintesi possibile tra i principi e le sfide del tempo presente; e dall’altro a verificare se tra le varie organizzazioni laicali esistano le premesse per elaborare un pensiero e un progetto comune. La Settimana sociale ha anche questo scopo.
I lavoratori di Azione Cattolica si propongono come «facilitatori» di questo processo di convergenza tra le varie organizzazioni del laicato associato e s’impegnano sin d’ora a radicarne le conclusioni sui nostri territori e nella comunità cristiana, rafforzando la loro presenza incisiva e testimoniale negli ambienti di lavoro.
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