venerdì, ottobre 15, 2010
Umberto Veronesi (Nella foto) ha sciolto le riserve. Ha accettato l'incarico di responsabile dell'Agenzia per la sicurezza nucleare. «Sono stato richiesto della mia disponibilità. Ho accettato volentieri», ha dichiarato il senatore del Pd durante una trasmissione televisiva.

Greenreport - Veronesi ha anche rassicurato sulla sicurezza del nucleare escludendo che possa verificarsi una nuova Chernobyl. «Chi ha studiato sa benissimo che il disastro di Chernobyl è stato provocato dalla follia di un direttore che ha voluto fare un esperimento. E per farlo ha tolto almeno 12 livelli di sicurezza. E' stata una follia umana che non si ripeterà. Sono sicuro che non c'e' alcun rischio. I nuovi reattori sono bellissimi, potenti e non c' alcun dubbio sulla loro sicurezza» ha concluso l'ex ministro della salute. Al di là di possibili nuove Chernobyl o meno e dei gusti personali del senatore, non sarebbe male che venissero presi in considerazione, proprio nel nome dell'Agenzia che andrà a presiedere Veronesi e nel rispetto del principio di precauzione, tutti gli studi in materia anche quelli che avanzano dubbi sulla completa sicurezza delle centrali. Ad esempio il Kikk study (Kinderkrebs in der Umgebung von KernKraftwerken - Tumori infantili in prossimità delle centrali nucleari) ha messo in evidenza un aumento statisticamente significativo dell'incidenza di neoplasie maligne, in particolare dei casi di leucemia, nei bambini di età inferiore ai 5 anni che vivevano entro un raggio di 5 chilometri da una centrale nucleare. Siamo certi che Veronesi senza posizioni aprioristiche vorrà fare tutti gli approfondimenti del caso anche sull'efficienza del tipo di reattori (Epr) che si vorranno utilizzare.

Non c'è dubbio comunque che il neo-ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani, abbia dato un nuovo impulso su questo fronte. Ora dopo la nomina del gruppo che dirigerà l'Agenzia in base a quanto hanno dichiarato i vertici della Sogin (Società gestione impianti nucleari) dovremmo a breve conoscere in via definitiva i potenziali siti idonei ad ospitare i reattori. A meno che non ci siano ulteriori ritardi e questa comunicazione slitti in avanti verso i primi mesi del prossimo anno: se a quel punto dovessimo essere in clima preelettorale siamo certi che l'argomento verrebbe accantonato.


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